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Scuola e formazione

Genitori di Torino fanno petizione in comune per capire le tariffe del servizio mensa scolastica

Gabriele Farina

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mensaIl Coogen, il cordinamento genitori dei nidi e delle scuole materne, elementari e medie di Torino, sta raccogliendo firme per rivolgere una petizione al comune di Torino e capire da cosa derivano le nuove tariffe del servizio ristorazione scolastica. La petizione è articolata su tre domande che riguardano i dettagli delle tariffe, la scarsa qualità del servizio in relazione alla diminuzione del personale (di cui si chiede una conferma) e chiarimenti sulla quantità del risparmio e su come verranno utilizzati questi soldi. Qui di seguito le tre domande della petizione nel dettaglio.

Domanda 1: Secondo i dati fomiti dall’amministrazione il costo per pasto che il Comune corrisponde alla ditta fornitrice è di 4,47 IVA inclusa a cui si aggiunge 1,80 di costi di gestione del servizio (per un totale di euro 6,27). La tariffa massima pagata dalle famiglie è però di 7,10 euro a pasto (scuole medie), di 6,68 (elementari) 6,95 (infanzia). Come spiegate la differenza? Il criterio della progressività delle tariffe, che riteniamo indiscutibilmente corretto, implica che le tariffe delle fasce isee più elevate servano a compensare parzialmente il costo non coperto dalle tariffe delle fasce isee più basse?

Domanda 2: In merito ai numerosi disservizi segnalati dall’avvio della nuova gestione in termini di qualità, quantità e puntualità di consegna dei pasti e delle derrate, chiediamo quali siano le modalità di controllo e quali siano i risultati di tali veri?che. Ci risulta una riduzione del personale di cucina. Potete confermare e quanti?care tale riduzione? Che impatto ha sulla qualità del servizio?

Domanda 3: Il nuovo appalto di fornitura comporta un risparmio per il Comune del 10% sul costo unitario del pasto. Un ulteriore risparmio è consentito dall’introduzione del nuovo sistema di pagamento, il Borsellino elettronico, che permette di evitare la spedizione di circa 500.000 bollettini postali. A quanto ammonta il risparmio per il comune rispetto allo scorso anno? Come verrà impiegata la somma risparmiata? Chiediamo che tali risparmi vengano reinvestiti nei servizi educativi, ad esempio per garantire il sostegno o le sostituzioni di personale.

Per firmare la petizione c’è tempo fino a fine novembre. Trovate qui la petizione e tutti i dettagli.

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