Cittadini
Il Procuratore di Novara decide non procedere contro il reato di clandestinità
Il procuratore capo di Novara, Francesco Saluzzo, ha deciso di archiviare tutti i processi per il reato i clandestinità aperti nella sua procura ed impiegare le forze disponibili in altri procedimenti. Inutile procedere contro persone che non hanno fatto nulla e che per altro sono spesso irrintracciabili e magari non più in Italia. Saluzzo ha chiesto di intervenire a margine della presentazione del rapporto annuale sull’immigrazione nel Novarese ed ha comunicato questa decisione che immaginiamo provocherà polemiche. Ha detto il procuratore: “Clandestino non è uguale a delinquente e italiano non è sinonimo di persona perbene. Il problema è che siamo di fronte a una situazione drammatica e impossibile da risolvere. Quindi ho fatto una scelta di cui sono pronto a rispondere se me ne chiederanno conto. Ho stabilito di accantonare i processi che riguardano l’articolo 6 della legge Turco-Napolitano, oggi Bossi-Fini: è un gioco dell’oca alla rincorsa di chi magari non è nemmeno più qui. Una sanzione ridicola a fronte di un processo è prevista anche per l’articolo 10 della Bossi Fini sul reato di clandestinità. Così non ho ritenuto di usare le risorse dell’ufficio per questi reati”.
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