Cittadini
In Piemonte si sono dimezzate le vittime della strada dal 2001, ma è cresciuta la mortalità dei ciclisti
Pur con due anni di ritardo, nel 2012 il Piemonte ha raggiunto l’obiettivo posto dall’Unione europea di dimezzamento del numero di vittime a partire dal 2001. Questo è il dato più evidente della ricerca Sicurezza stradale in Piemonte: esperienze a confronto presentata dall’IRES Piemonte. I morti per incidente stradale sono 284 con una riduzione dell’11% rispetto al 2011 (320). Nell’ultimo anno in Piemonte gli incidenti stradali sono stati 12.154 (-8,3% rispetto all’anno precedente), nei quali sono state coinvolte 27.704 persone (-8,5% rispetto al 2011). Con riferimento ai luoghi, il numero di vittime si riduce maggiormente in ambito urbano, laddove la mortalità è già più contenuta (da 137 decessi nel 2011 a 110 nel 2012). In extraurbano, dove si registrano 174 dei complessivi 284 morti, i miglioramenti sono apprezzabili (soprattutto in termini di riduzione di incidenti e feriti) ma meno decisi di quanto riscontrato in ambito urbano. Sulle strade statali e provinciali, nel 2012 si registrano, rispettivamente, 4,7 e 4,6 morti ogni 100 incidenti (il valore medio regionale è pari a 2,3). L’indice di lesività (feriti ogni 100 incidenti) è invece più elevato sulle autostrade (167, a fronte di una media piemontese di 144). Con riferimento agli utenti della strada, i ciclisti rappresentano l’unica categoria di utenti che registra un peggioramento nei valori di tutti gli indicatori di incidentalità: in particolare, i ciclisti morti sono 11 in più rispetto al 2011 (nel 2012 rappresentano il 9% del totale dei morti; di questi, più della metà sono anziani over 70). Un dato positivo è rappresentato dal netto calo dei decessi tra i pedoni (-32%), che passano dai 61 del 2011 ai 41 del 2012 (i pedoni che muoiono in incidente stradale sono il 14%; di questi, tre quarti sono anziani). I motociclisti rappresentano il 22% del totale dei morti in Piemonte e sono la seconda categoria di utenti della strada più colpita dalla mortalità dopo gli occupanti delle autovetture. Fra gli utenti che utilizzano l’automobile (10.916 incidenti con 19.941 persone coinvolte a bordo nel 2012), si rileva un lievissimo aumento della mortalità (sei casi in più) fra i conducenti, mentre i feriti si riducono complessivamente del 10%.
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