Cronaca
Hard disk con esplosivo recapitato al giornalista della Stampa Massimo Numa: Calabresi parla di deriva violenta
Un hard disk usb contenente centoventi grammi di polvere esplosiva è stato recapitato al giornalista Massimo Numa del giornale La Stampa presso la redazione torinese nella giornata di mercoledì primoottobre. Alla ricezione del plico il giornalista e la redazione si sono insospettiti per il contenuto del biglietto che lo accompagnava, in cui c’era scritto che all’interno del supporto elettronico si trovavano filmati e documenti delle forze dell’ordine. Massimo Numa ha inviato l’hard disk alla Digos che ha sequestrato l’hard disk e ha proceduto alle verifiche del caso da cui è emerso che il plico conteneva sostanze esplosive che avrebbero potuto esplodere se il dispositivo fosse stato collegato a un computer. La procura di Torino ha aperto un’inchiesta, coordinata dai pm Andrea Padalino e Antonio Rinaudo. Numa è stato più volte minacciato negli ultimi anni
per i suoi articoli ritenuti faziosi relativi alla Tav e ai movimenti NoTav e antagonisti torinesi. Pochi giorni fa Massimo Numa era stato vittima di un attacco informatico da parte di Anonymous Anarchist Action
Il movimento NoTav ha respinto qualsiasi collegamento con l’episodio: “Respingiamo al mittente ogni collegamento. Il movimento no tav ha chiarito in più occasioni che non ha assolutamente nè la volontà nè l’interesse di creare danni alle persone. Pallottole e bombe non ci appartengono. Piuttosto continuiamo a sottolineare la faziosità e il comportamento indegno che alcuni cronisti e alcune testate hanno nei confronti del movimento stesso”.
Il direttore della Stampa Mario Calabresi, su twitter sostiene: “Bomba mascherata da hard disk è arrivata a La Stampa per Massimo Numa, si capisca che è in atto una deriva violenta”
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