Politica
Stefano Esposito su Erri De Luca: siamo alla giustificazione della violenza
Dopo l’intervento di Erri De Luca sulla Tav Stefano Esposito non va per il sottile: “Sono sconcertato dall’attenzione che questo signore continua a godere presso i media, ma soprattutto sono sconcertato dal silenzio con il quale vengono accolte affermazioni così vergognose. Evidentemente sono in pochi a ricordarsi dei trascorsi penali dell’ex Lotta Continua, che mai ha condannato l’omicidio Calabresi (anzi, scriveva qualche anno fa: “Non c’era bisogno di una banda armata per ammazzare quel commissario. Si doveva ammettere che l’ accusa era compatibile con la nostra febbre favorita dall’ oltranza criminale delle istituzioni “) e che considera la sanguinosa stagione del terrorismo rosso una ‘guerra civile’. Non siamo più di fronte alla contestazione di un’infrastruttura, ma alla giustificazione della violenza, il che non può essere tollerato in un Paese democratico, se non da qualche sindacalista come Giorgio Cremaschi, che preferisce giocare a fare l’emulo del sub comandante Marcos anziché prendere le difese dei lavoratori valsusini che, dopo aver subito minacce e sabotaggi, oggi rischiano di rimanere senza lavoro.
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