Valter Giordano in un’intervista: Ho commesso degli errori, lo riconosco

Il professor Valter Giordano,  professore di Italiano e Storia al Liceo delle Scienze Umane del Soleri,  arrestato qualche giorno fa con l’accusa di aver abusato di alcune delle sue studentesse minorenni e di aver detenuto materiale pedopornografico dopo aver ottenuto gli arresti domiciliari ha rilasciato una intervista – confessione a Repubblica.

“Ho commesso degli errori, lo riconosco. Non so quanto saranno rilevanti dal punto di vista penale, sicuramente hanno un peso dal punto di vista umano”. Si confida con il figlio Valter Giordano, il professore di italiano arrestato con l’accusa di aver avuto rapporti sessuali con due sue studentesse quando erano ancora minorenni. Il figlio Erich lo ha incontrato ieri mattina quando era ancora in carcere, prima di accompagnarlo nella comunità del Cuneese dove è stato messo agli arresti domiciliari. Il gip che in un primo momento aveva convalidato la detenzione in carcere ha, infatti, revocato la misura, accogliendo la richiesta presentata dalla difesa, ma in un primo tempo respinta.

“È stato lui il primo ad esprimere il desiderio di intraprendere un percorso di terapia. Al di là dei risvolti penali questa vicenda è sintomo di un disagio. Mio padre si è reso conto che non può affrontare tutto da solo. Quando l’ho incontrato mi è parso stanco come può essere un uomo dopo 10 giorni di carcere, ma anche lucido e determinato a rimettere insieme i pezzi della propria vita”. Non ha spiegato i motivi di quello che ha fatto, non ha raccontato i dettagli di quelle relazioni che gli vengono attribuite. “Scusatemi”, si è  limitato a dire ai familiari. “Io credo abbia perso il controllo, abbia fatto quel che ha fatto senza rendersene conto e sicuramente senza pensare alle possibili conseguenze  –  dice ancora Erich  –  Mio padre ora dovrà dare tante risposte, prima di tutto ai giudici, ma anche a sé stesso e a noi, ma per questo ci vorrà molto più tempo”. Non nega quel che è successo. “Ma come ripetiamo da giorni i bei voti non c’entrano nulla”.

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