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Economia

Derivati, la Regione dovrà pagare 36 milioni alle banche

Gabriele Farina

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regione-piemonteLa Regione dovrà pagare 36 milioni di euro a Dexia e Intesasanpaolo. Lo ha deciso la Corte di Londra, cui le due banche avevano fatto ricorso dopo che nel 2012 il Piemonte aveva interrotto il pagamento delle rate semestrali di ammortamento del prestito. Dexia e Intesasanpaolo sono due delle tre banche con cui la Regione aveva costruito una serie di derivati sul prestito obbligazionario da 1,85 miliardi emesso nel 2006, quell’accordo sul quale il Piemonte si è difeso dicendo di non aver compreso appieno il contratto perchè scritto in inglese. Secondo la Corte inglese la Regione non avrebbe replicato in tempo alla richiesta delle banche di pagare le rate di rimborso del prestito.
L’ad di Dexia Jean le Naour ha commentato: “L’Alta Corte di Londra ha stabilito il diritto di Dexia Crediop a un Summary Judgment che le permetterà di ottenere il pagamento di tutte le somme dovute (inclusive degli interessi per ritardato pagamento) ai sensi del contratto di swap, unitamente ai costi legali sostenuti dalla banca.”
Tuttavia la Regione non si da per vinta e commenta con l’assessore al bilancio Gilberto Pichetto: “È solo interlocutoria   ha detto, annunciando che  si sta valutando l’eventuale impugnazione. Non si tratta di una condanna e non è in alcun modo da ritenersi definitiva. Anche se lo fosse sarebbe necessario un ulteriore passaggio in Italia per renderla esecutiva, ovvero una pronuncia del giudice civile. Insomma, al momento la Regione non deve pagare alcunché”.

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