Come si realizzano i cerchi nel grano: una piccola guida per chi vuole provarci – video

Come al solito uno dei tormentoni estivi è quello dei crop circles o cerchi nel grano. Sembra che servano anche a promuovere il turismo. Con buona pace di ufologi e amanti della fantascienza i crop circles sono opera della creatività degli uomini e oramai sono entrati a pieno titolo in una nuova forma d’arte, la Land Art che ha una sua nicchia di appassionati. C’è anche una analogia fra il mondo dei graffiti e quello dei crop circles. Ma come si fa a realizzare i cerchi nel grano ? Premettiamo che evidentemente è illegale entrare nella proprietà di altri e danneggiarne il raccolto per cui se volete iniziare l’arte dei crop circles conviene accordarsi con i padroni del podere per evitare brutte sorprese.  Per realizzare i cerchi nel grano meglio noti come crop circles servono strumenti ben poco tecnologici adatti per un geometra di inizio secolo:  un metro a nastro, della corda, delle tavole di legno e dei paletti per segnare le posizioni. Poi conviene entrare nei campi di sera all’imbrunire in modo che gli occhi si abituino all’oscurità piano piano. Per entrare nei campi conviene scegliere le scie lasciate dalle macchine agricole. Entrati occorre lavorare pensando come ci si trovasse di fronte a un foglio di carta, molto grande disegnando con l’aiuto del metro a nastro le prime linee di costruzione e tracciare le varie tracce del disegno che è stato analiticamente realizzato su un foglio di carta. In fondo servono almeno due persone: uno fa da centro della curva e l’altra, tenendosi alla giusta distanza, con il metro o con una corda misurata  traccia con i piedi il disegno voluto. Dopo aver costruito il disegno si passa allo riempimento delle superfici che coincide con l’appiattimento delle aree di grano prescelte. Basta un asse legato ai due capi a una corda per rendere più veloce il processo. Se sbagliate qualche cosa non esiste la gomma, ma occorre avere la flessibilità del caso per modificare il lavoro per coprire la svista.

Quando avete fatto la vostra prima opera segnalatecela e mandateci le vostre foto.

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