Cuneo
Il presidente di Confindustria Cuneo invita a denunciare via email gli sprechi di risorse pubbliche
Il presidente di Confindustria Cuneo, Franco Biraghi, ha invitato con una lettera inviata a tutti gli 1282 associati, a segnalare pubblicamente i casi reali di spreco di risorse denunciando via mail eventuali casi di malagestione del denaro pubblico. Per farlo è sufficiente mandare una mail, dichiarando i dati personali e segnalando i casi più significativi, ad una casella appositamente aperta: sprechiPA@uicuneo.it. Sarà poi impegno di Confindustria approfondire e discutere le segnalazioni ritenute utili. Ricorda Biraghi: “Non sarà nuovo a nessuno di voi il fenomeno dello spreco di soldi pubblici da parte delle Amministrazioni, in opere e attività che non ha senso fare o avrebbe senso fare in modo diverso. Penso non solo alle infrastrutture, ma principalmente alle ricerche, agli studi affidati agli ‘amici’ e alle consulenze pagate a peso d’oro con risultati discutibili e che si perdono nel tempo. La cosa singolare è che in un Paese in cui la carenza infrastrutturale è ormai cronica, gli imprenditori, che di queste infrastrutture sono tra i più grandi utilizzatori, non siedono ai tavoli progettuali, non partecipano alle commissioni pubbliche dei lavori e nemmeno alle commissioni edilizie dei Comuni. I piani regolatori, le revisioni delle reti di collegamento stradale, i piani strategici di finanziamento di autostrade ed aeroporti, le aree destinate alle piattaforme logistiche, ai retroporti e così via, sono appannaggio di pochi professionisti della poltrona, con stipendi elevati ed alcuni con competenze pratiche molto discutibili. Una volta realizzate le opere, raramente sono in grado di gestirle in maniera economica. Sarà capitato anche a voi abituati come me a quantificare i costi di un investimento, di calcolare quanto possa costare una ricerca inutile o la realizzazione di un tratto di strada e di concludere che le cifre denunciate dall’Amministrazione competente sono largamente superiori!. Credo che altrettanto di frequente vi sarà capitato di vedere descritto sui giornali il piano progettuale di una strada, per poi doverne seguire nei mesi successivi le continue variazioni, con annesse manifestazioni di protesta degli ormai noti ‘comitati del no’. La Cuneo Asti ne è un esempio lampante e vergognoso. Il poter disporre di una ‘vetrina’ in cui segnalare pubblicamente i casi reali di spreco di risorse in un momento in cui ce n’è sempre di meno e andrebbero destinate a fare ciò che veramente serve, penso ci possa aiutare a smuovere le acque di questo pantano in cui il Paese ristagna”.
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