Economia
La Confederazione Italiana Agricoltori della provincia di Torino lancia una petizione contro i cinghiali
La Confederazione Italiana Agricoltori della provincia di Torino chiede delle politiche di contenimento più efficaci e risarcimenti dei danni tempestivi per scongiurare la chiusura delle imprese agricole. In particolare il sindacato degli agricoltori vuole ottenere la riduzione della popolazione degli ungulati presenti in provincia di Torino ad un numero compatibile con le risorse presenti sul territorio, tramite anche l’approvazione della nuova Legge regionale sulla caccia e ricevere il risarcimento tempestivo ed integrale dei danni arrecati da questi animali alle colture agricole. Con questi obiettivi è partita una raccolta firme. Le adesioni saranno consegnate ai Parlamentari locali, alle Giunte e ai Consigli della Regione Piemonte e della Provincia di Torino per richiamare l’attenzione generale su questo problema, che colpisce particolarmente gli imprenditori agricoli del Torinese. L’iniziativa segue di pochi giorni l’avvio di un’analoga mobilitazione in provincia di Alessandria.
Nel Torinese, i danni causati alle coltivazioni da cinghiali e porcastri ammontano, per il 2012, a oltre 500mila Euro, secondo i dati raccolti dagli Ambiti Territoriali di Caccia e dai Comprensori Alpini. La loro popolazione viene stimata in 25/30.000 capi. Gli ungulati, soprattutto cinghiali e porcastri ma anche i caprioli, presenti nella parte meridionale della provincia) sono considerati responsabili di 500/600 episodi l’anno di incidenti stradali e sono in aumento le segnalazioni di danneggiamento ad abitazioni private, aree verdi o altre strutture pubbliche.
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