Cristina Tumiatti nuova presidente del Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriale di Torino

Cristina Tumiatti è la nuova Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriale di Torino. L’imprenditrice, Direttore Commerciale e Marketing della Sea Marconi Technologies, è stata eletta stasera nel corso dell’assemblea annuale del Gruppo Giovani Imprenditori. La Tumiatti riceve il testimone da Davide Canavesio, alla guida del Gruppo dal 2010. Tra gli obiettivi della neo-eletta, che sarà in carica fino al 2016, mettere a sistema le esperienze avvenute nell’ultimo triennio, realizzando un corso di imprenditorialità interateneo, ampliando ulteriormente i confini della GGI Academy. La Presidente proseguirà inoltre l’impegno del Gruppo Giovani Imprenditori nel tavolo interassociativo Yes4TO, che raggruppa tredici associazioni di imprenditori, manager e professionisti under 40 di Torino e Provincia.Cristina Tumiatti sara’ affiancata da quattro Vicepresidenti: Alberto Barberis (Protocube), Matteo Canelli (LARC SpA), Maria Neve Cassano di Altamura (T.T. Telematica Torino Srl) e Giorgia Garola (Scam SpA). 

Davide Canavesio, ha salutato il passaggio di consegne con queste parole: “In questi tre anni alla guida del gruppo dei Giovani Imprenditori dell’Unione Industriale di Torino ho trovato persone che non risparmiano il loro sudore e la loro energia per rendere non solo le loro imprese, ma il loro Paese più bello. E cosa ancor più importante, che hanno la forza per fare cose che cambiano gli eventi e lasciano un segno. Lascio il testimone a CristinaTumiatti, ottima persona, con la certezza che proseguirà sulla strada aperta in questi anni. Ho lavorato con la mia squadra per far sì che i Giovani Imprenditori diventassero la cerniera tra il sistema economico consolidato e le speranze dei giovani che vogliono entrarci. La voglia di fare impresa è viva nel nostro territorio: Torino è attualmente la capitale delle start-up innovative con circa 500 nuove start-up registrate. Vuol dire che tra 500 e 1000 giovani al posto di cercare un lavoro, stanno lottando per creare un’impresa e dei posti di lavoro”.

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