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Cultura

Lingue in scena! spettacolo plurilingue al Teatro Astra

Redazione Quotidiano Piemontese

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image-1Quest’anno “Lingue in Scena!” la rassegna teatrale progettata e ideata dal Goethe-Institut Turin e dalla Città di Torino (Direzione Cultura e Educazione) giunge alla tredicesima edizione e per la prima volta porta a Torino una scuola greca, direttamente dalla capitale Atene. In suo onore si è scelto di portare in scena un autore classico, Aristofane con la commedia “Gli Uccelli”.
Se l’Europa è in crisi, Torino cerca di cacciarla con la cultura.
L’entusiasmo, la creatività, la disciplina e le emozioni dei ragazzi provenienti da sei paesi diversi incontrano così il linguaggio di Aristofane e la sua ironia smascherante.
Questa commedia, con la quale Aristofane narra la storia di due cittadini ateniesi, Peithetairos ed Euelpides, tocca tematiche ancora oggi di grande attualità. I due protagonisti sono stanchi della democrazia influenzata dai demagoghi del loro tempo e si mettono in viaggio alla ricerca di un luogo migliore. Arrivati al regno degli uccelli essi riescono a convincere il popolo, inizialmente diffidente, della prospettiva di un meraviglioso futuro. È così che il loro nuovo regno diviene una dimensione impermeabile tra cielo e terra. Gli dei non possono più far visita in terra e le preghiere degli uomini, così come i loro sacrifici agli dei, non riescono più a raggiungere il cielo. Niente funziona come prima. Peithetairos, assetato di potere, a una festa offre agli ospiti… uccelli arrosto!
Un’antica visione della globalizzazione, un ribaltamento verso il grottesco della situazione mondiale del momento. Un pezzo che a stento riuscì ad evitare la censura.
Il progetto avvicina i partecipanti in modo creativo e pratico al lavoro dell’attore oppure, anche solo come spettatore, al mondo del teatro con l’intento di trasmettere ai ragazzi un modo per identificarsi con la cittadinanza europea, per conoscere altre culture e imparare il rispetto reciproco. L’obiettivo di questo festival è di evidenziare il grande patrimonio linguistico e culturale dei vari paesi. Per questo ai partecipanti è chiesto di lavorare su testi e scritti di autori classici e contemporanei. Così negli anni precedenti furono messi in scena ad esempio il Faust, Sogno di una notte di mezza estate, Ubu Re, Don Giovanni, Turandot, L’Orlando Furioso, Madre Courage e altri pezzi importanti della storia letteraria e teatrale.
In dodici anni sono venuti a Torino più di 5.500 ragazzi tra i 15 i 20 anni provenienti da vari paesi. E non solo dai paesi più vicini quali la Francia, la Germania o la Spagna, ma anche dalla Norvegia, dal Portogallo, dalla Polonia, dalla Repubblica Ceca, dalla Bulgaria, dalla Serbia, dalla Romania, dall’Ucraina, dalla Russia, e perfino dal Canada. I giovani attori si sono esibiti in più di 250 pezzi teatrali, di autori sia classici sia contemporanei, sia nella loro lingua madre sia in altre lingue. Sul palco prende voce un gran numero di lingue e di dialetti così come il greco antico, il sardo, il tedesco, il catalano e il portoghese, il norvegese e il turco…
Più di 20.000 ragazzi si sono incontrati e hanno assistito come attori e spettatori alle rappresentazioni teatrali. Per tanti di loro era l’occasione di avvicinamento al teatro e per alcuni la nascita di una vocazione professionale.
L’apice del festival è costituito da una messa in scena plurilingue studiata durante il festival sotto la direzione di professionisti del mondo teatrale. Vi parteciperanno tutti i gruppi che hanno elaborato il testo indicato e che i ragazzi hanno studiato durante l’anno scolastico per poi metterlo in scena al festival torinese.
Il regista Marco Alotto metterà in scena con i ragazzi Gli Uccelli di Aristofane in tedesco, francese, greco, italiano, spagnolo e ceco. Durante le preparazioni egli sarà assistito da un team di musicisti e coreografi professionisti.

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