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Cronaca

Le cene e i pranzi che hanno messo in difficoltà Roberto Cota

Redazione Quotidiano Piemontese

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roberto-cota-1Sarebbero spese per regali e per ristoranti quelle su cui si è posta l’attenzione della magistratura torinese a riguardo del Governatore del Piemonte Roberto Cota.

Sono ventimila euro spesi in regali e ristoranti quelli per i quali il governatore Roberto Cota è accusato di peculato e indagato nell’inchiesta per i rimborsi gonfiati dei gruppi regionali. Non trasferte, e neppure viaggi, ma cene e pranzi per cinquecento euro al mese e doni, che lui ha motivato avanzando esigenze di rappresentanza. Le spese per i suoi viaggi sono già finanziati interamente dalla Regione così il presidente si è servito del suo diritto ad accedere ai fondi del gruppo della Lega per farsi rimborsare i costi di altro tipo. Cota, infatti, pur essendo presidente della giunta, non si è mai dimesso da consigliere e, come tale, si è considerato in diritto di cenare e fare regali a spese del Consiglio. Ma, dice il suo avvocato Domenico Aiello: “Il presidente non ha mai utilizzato i fondi istituzionali riservati a cui avrebbe avuto ben diritto e su cui non vige alcun obbligo di fare un rendiconto”. Di diverso parere è la procura di Torino che quei 20 mila euro li ha considerati non giustificabili e ha recapitato a Cota l’avviso di garanzia con l’accusa di peculato, a lui come agli altri 51 consiglieri di tutti i gruppi, nessuno escluso. Quando

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