Economia
Dagospia racconta il progetto di fusione Corriere della Sera – La Stampa per creare il Corriere
Mentre in Rcs si stanno cercando di mettere d’accordo i pattisti per trovare i soldi per rifinanziare le attività Dagospia delinea il possibile futuro della fusione fra Corriere della Sera e La Stampa.
Ecco allora spuntare nella nebbia il profilo di un progetto che nel medio periodo potrebbe spiegare il pressing del Lingotto e di Piazzetta Cuccia per salvare i conti di RCS e del Corriere fino al punto di convincere le banche riluttanti (prima fra tutte Unicredit) a farsi carico dell’eventuale inoptato da parte di alcuni soci.
E’ il progetto di arrivare in tempi ragionevoli a mettere insieme sotto un unico cappello il Corrierone milanese e La Stampa sabauda oggi in mano Fiat. Nella sua infinita miseria Dagospia ne ha parlato mesi fa facendo inorridire gli addetti ai lavori e ai livori,ma oggi i rumors si moltiplicano e qualche serio analista ritiene che la strada della salvezza passi ,per entrambe le testate, dall’integrazione tra due realtà, forti nel prestigio,deboli nei conti.
C’e’ poi chi arriva a dire che il dossier e’ gia’ sulla scrivania del pallido Nagel che vorrebbe fare il regista dell’operazione tra i due salotti con le tappezzerie bucate in modo da spezzare per sempre le velleita’ di Dieguito e del suo amico Luchino.
Se poi a queste voci si aggiungono quelle che vorrebbero il pio Calabresi al posto del supplichevole De Bortoli, e Giulio Anselmi (ex-direttore dell’Ansa di cui l’editrice La Stampa possiede il 3%) al timone editoriale del nuovo gruppo,allora il progetto assume contorni ancora piu’ credibili. Per non parlare poi di chi gia’ sussurra che il nuovo giornalone cambiera’ nome e si chiamera’ semplicemente “Il Corriere” con due corpose edizioni destinate rispettivamente al Nord Ovest e al Nord Est.
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