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Economia

Dopo l’incendio ai capannoni degli ex stabilimenti Olivetti di Scarmagno si pensa a salvare i posti di lavoro

Redazione Quotidiano Piemontese

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olivetti-incendioNon sono ancora note le cause e le dinamiche del rogo che ieri ha distrutto metà della parte utilizzata degli ex stabilimenti Olivetti di Scarmagno. Le ipotesi sono di un cortocircuito, altri però notano che le fiamme sono arrivate dal tetto e non si trascura la pista dolosa. Si teme anche che i tetti degli stabilimenti che hanno preso fuoco siano in eternit, e che quindi la nube scaturita e per una vastissima area  sia dannosa per la salute. Stanno nascendo anche  polemiche legate all’incuria degli edifici. In questi giorni i capannoni saranno chiusi e verrà comunicato ai 500 dipendenti bloccati nel lavoro se potranno accedere alla cassa integrazione straordinaria. L’assessore al lavoro della regione Piemonte ha dichiarato : “Sono vicina ai lavoratori e agli imprenditori che hanno visto la propria azienda danneggiata dal drammatico incendio avvenuto ieri. Come già condiviso con i sindacati confederali in tempi rapidi convocheremo un tavolo istituzionale per tutelare i 600 lavoratori coinvolti che non devono essere assolutamente penalizzati da questo tragico evento. I nostri uffici si sono già attivati per contattare le aziende interessate dall’incendio e offrire il proprio supporto e accordarsi sulla convocazione del tavolo istituzionale”.

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