Politica
Murazzi a Torino: approvato il nuovo piano d’ambito, la gestione dei Muri viene resettata
Il Consiglio Comunale di Torino ha approvato la delibera riguardante il nuovo progetto integrato d’ambito e il regolamento dei Murazzi del Po che sostituisce quello del 2005, che ha creato tanti problemi. Il Piano prevede la destinazione delle arcate parte a locali pubblici di somministrazione e parte ad attività commerciali, culturali e sportive. La progettazione del Piano d’ambito è stata preceduta dall’accurata analisi dello stato di fatto, dal parere di importanti soggetti pubblici quali la Soprintendenza per i Beni architettonici e paesaggistici del Piemonte, l’ARPA Piemonte, l’Agenzia interregionale per il fiume Po, dallo studio dei documenti dell’Archivio storico della Città di Torino e dall’interlocuzione con i gestori dei locali e i cittadini.
Fra gli obiettivi perseguiti dal Piano vi è la salvaguardia della monumentalità del complesso senza voler negare la vocazione commerciale e di attrazione notturna della zona. Per questo, l’iter progettuale ha portato all’elaborazione di una proposta che prevede di “affiancare alla facciata i moduli delle strutture, evidenziando gli ingressi dei locali con moduli differenti” per valorizzare il disegno architettonico del fronte. Sul lato verso il fiume, si potranno installare pedane per accogliere i dehors dei locali e strutture galleggianti purché opportunamente ancorate e con arredo mobile.
Le dichiarazioni di voto dei consiglieri durante il dibattito in Sala Rossa che hanno preceduto la votazione della delibera.
Fabrizio Ricca (Lega Nord): Siamo contrari a questo provvedimento. Che va solo in direzione dei gestori delle arcate e non tiene conto delle esigenze dei cittadini. Inoltre, non viene garantita la migliore sicurezza nell’area dei Murazzi. Il pasticcio in vigore sino ad oggi non viene risolto ma cambia solo forma.
Maurizio Marrone (Fratelli d’Italia): Questa delibera si inserisce in un contesto complicato e poco chiaro, ma è un passo in avanti perché detta regole urbanistiche in un’area in cui regnava l’anarchia. Finora molte arcate sono infatti state ostaggio di abusivismo, anche commerciale. Finalmente un Piano d’ambito assegnerà le arcate a chi rispetta la legge.Vigileremo perché i prossimi bandi siano trasparenti ed efficaci. E speriamo che stavolta le regole valgano per tutti.
Andrea Tronzano (PdL): Questa delibera è un passo in avanti rispetto all’anarchia del passato. Finalmente speriamo si arrivi a una situazione di legalità amministrativa e di sicurezza, sinora mancate. I cittadini, inoltre, hanno diritto a quiete e riposo: e su questo vigileremo. I Murazzi devono vivere ed essere frequentati a tutte le ore, salvaguardando però i residenti nella zona. Nella delibera però si poteva fare qualcosa di meglio: per questo ci asterremo.
Stefano Lo Russo (PD): Il Partito Democratico avvia oggi un percorso di riqualificazione dell’area dei Murazzi. La proposta della Giunta di intervenire con un piano ambientale e paesaggistico complessivo ci trova d’accordo. Oggi si esaurisce la fase in Consiglio Comunale; poi seguiranno i bandi, sui quali noi vigileremo per evitare prelazioni su soggetti che in passato hanno gestito male le arcate. E sulla sicurezza dell’area ci confronteremo con la Prefettura. Così che i Murazzi tornino a essere un valore aggiunto per la città, come lo erano nella fase iniziale.
Silvio Viale (PD): Oggi di fatto “resettiamo” i Murazzi, cosa accadrà è difficile dirlo, ma la delibera poteva osare di più. Non voterò a favore, anche per le cose che sono state sostenute in aula, come il fatto che ai Murazzi non è possibile far cose diverse da quelle già previste dal Regolamento per i dehors, mentre già oggi in quell’area si agisce in deroga, in termine di orari. Oggi è previsto un bando aperto, che non implica la riconferma dei gestori attuali. Mi asterrò perché ricominciare da capo è comunque positivo.
Chiara Appendino (5 Stelle): Mi astengo sulla votazione. La discontinuità è positiva, ma dovrà continuare in futuro. Auspico che sia recepita la mozione che chiede di coinvolgere i cittadini e i comitati in occasione dei prossimi passi.
Angelo D’Amico (Progett’Azione): Sono contrario, il Regolamento sinora vigente è sempre stato disatteso. Si può fare la migliore normativa del mondo ma occorre farla rispettare. L’assessore ha emendato pesantemente la sua stessa delibera, non è una cosa positiva per un amministratore, quindi non posso avere fiducia nei suoi atti.
Marco Grimaldi (SEL): Siamo felici di chiudere l’esperienza del vecchio Piano d’ambito, superato dalla storia stessa e di fatto inapplicabile. Questo è il primo pezzo della rigenerazione urbana dei Murazzi, il Consiglio continuerà ad esercitare le sue funzioni di controllo. Dobbiamo riuscire a far vivere a quel luogo la sua vocazione, anche notturna, che è stata importante per il riscatto della cultura torinese e dobbiamo fare in modo che i Murazzi siano vissuti anche di giorno, facendone anche una grande “sala studio” all’aperto.
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