Cultura
Il 3D arriva al Museo Nazionale del Cinema
Forse mancava, forse se ne sentiva il bisogno, forse uno spicchio importante della storia del cinema latitava ed ora ha finalmente trovato il suo giusto spazio all’interno del Museo Nazionale del Cinema di Torino. Il 3D non è novità degli ultimi anni, aveva avuto un momento di splendore hollywoodiano negli anni ’50, poi accantonato per gli altri costi della tecnologia, ma la sua storia comincia con la storia stessa del cinema nei primi anni del ‘900. Si hanno notizie non confermate di film di George Melies girati in stereoscopia che però non sono giunti fino a noi (anche se un’idea di come probabilmente erano ce l’ha data lo scorso anno lo splendido Hugo Cabret), esiste invece una versione dell’arrivo del treno in stazione del Lumiere datata 1935 che è proprio in 3D.
Da lì la tecnologia non si è mai fermata ed ora viene omaggiata in una cappella nell’aula del tempio del MNC grazie ad una cordata di 35 mecenati industriali della Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino, guidata da Lodovico Passerin d’Entrèves. La cappella comprende tre totem (costati centomila euro) con spezzoni di film in 3D e verrà inaugurata questa sera con la proiezione al cinema Massimo di “Totò 3D, il più comico spettacolo del mondo”, film di Mario Mattioli del 1953, prima pellicola italiana in stereoscopia.
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