Cittadini
Il voto di malati, reclusi e italiani all’estero
I piemontesi andranno alle urne non solo nei tradizionali seggi scolastici. Potranno esercitare il diritto al voto anche gli elettori ricoverati in ospedali e case di cura, i detenuti in istituti di reclusione o di custodia preventiva e gli italiani all’estero temporaneamente. Negli ospedali e case di cura con almeno 200 posti letto è istituita una sezione elettorale per ogni 500 posti-letto o frazioni di 500. Queste sezioni hanno la stessa composizione e le stesse modalità di funzionamento delle sezioni elettorali normali. Gli elettori ricoverati che esercitano il loro voto nelle sezioni ospedaliere sono iscritti in quelle liste di sezione all’atto della votazione.
Alle sezioni ospedaliere possono chiedere di essere assegnati gli elettori facenti parte del personale di assistenza dell’istituto di cura. Il numero complessivo delle sezioni ospedaliere sul territorio nazionale è pari a 595.
Presso gli ospedali e case di cura con almeno 100 e fino a 199 posti-letto e presso gli istituti di detenzione e di custodia preventiva e presso gli ospedali e case di cura con almeno 200 posti letto in cui deve raccogliersi il voto al capezzale di elettori lì ricoverati, il voto è raccolto da un seggio speciale, composto da un presidente e due scrutatori.
Gli elettori che votano presso i seggi speciali sono aggiunti alle liste della sezione elettorale nel cui ambito il seggio speciale viene costituito; le schede votate, dopo essere state raccolte dal seggio speciale stesso, sono portate nella sezione elettorale e lì immesse nelle urne. Il numero complessivo dei seggi speciali è pari a circa 1.620, di cui circa220 costituiti presso luoghi di detenzione.
Presso le case di cura con meno di 100 posti-letto, il voto degli elettori ricoverati è raccolto dagli uffici distaccati di sezione, cioè dal presidente, dal segretario e da uno scrutatore della sezione elettorale nel cui ambito il seggio volante viene costituito. Gli elettori il cui voto viene raccolto dai seggi volanti sono aggiunti alle liste della sezione elettorale nel cui ambito il seggio volante stesso viene costituito; le schede votate sono portate nella sezione elettorale e lì immesse nelle urne. Il numero complessivo dei seggi volanti è pari a circa 3.290.
E’ previsto l’esercizio del diritto di voto per corrispondenza da parte degli elettori temporaneamente all’estero per motivi di servizio o missioni internazionali: si tratta degli appartenenti alle Forze armate e di polizia impegnati in missioni internazionali, dei dipendenti delle amministrazioni dello Stato, delle regioni o delle province autonome e loro familiari e conviventi, nonché dei professori e ricercatori universitari e loro familiari conviventi.
Le rappresentanze diplomatiche e consolari, dopo aver provveduto alla stampa del materiale elettorale, hanno inviato il plico contenente il certificato elettorale, le schede elettorali e la relativa busta, un foglio con le indicazioni delle modalità per l’espressione del voto, le liste dei candidati, la matita copiativa, nonchè una busta affrancata recante l’indirizzo del competente ufficio consolare.
Una volta espresso il proprio voto, l’elettore spedisce il plico al competente ufficio consolare, il quale trasmette al delegato del sindaco del comune di Roma le buste comunque pervenute non oltre le ore 16, ora locale, del 21 febbraio. Per le elezioni politiche 2013, tutti gli italiani temporaneamente all’estero che hanno i requisiti per esercitare il diritto di voto per corrispondenza voteranno per la circoscrizione di Camera e Senato a cui appartiene il comune di Roma, e cioè per la circoscrizione Lazio 1 per la Camera e per la circoscrizione Lazio per il Senato.
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