Cittadini
In tribunale con l’ambulanza per chiedere di poter usare le staminali
Luigi Bonavita si è presentato questa mattina in tribunale a Torino col figlio Salvatore per l’udienza col giudice del lavoro Mauro Mollo in cui si doveva decidere se Salvatore può utilizzare le cellule staminali prodotte col metodo Stamina Foundation per curarsi.
Si, perchè Salvatore è allettato, come la sorella Erika, vittima di una malattia degenerativa chiamata sindrome di Niemann Pick, una malattia che porta a perdere la cognizione del proprio corpo e rende sostanzialmente vegetali.
Ed infatti Salvatore si è presentato in tribunale questa mattina in ambulanza, arrivando fin da San Carlo Canavese, con un viaggio non semplice a livello organizzativo.
Ha spiegato il padre Luigi che il metodo Stamina è l’unico che sembra aver dato risultati apprezzabili su Salvatore (e su altri pazienti affetti dalla sindrome). Purtroppo però l’Aifa ha bloccato la sperimentazione negli Spedali Civili di Brescia e chi come Salvatore ne stava usufruendo è ora costretto a ripiegare su cellule staminali prodotte in altro modo.
Solo la scorsa settimana la stessa autorizzazione era stata negata alla sorella Erika, per la quale è stato autorizzato invece l’utilizzo di staminali prodotte in una Cell Factories autorizzata dal ministero della salute.
Per Salvatore e suo padre però il tribunale ha riservato una brutta sorpresa, perchè le strutture non sono adeguate e non è stato possibile portare il ragazzo fino all’ufficio del giudice Mollo. L’udienza è stata quindi aggiornata al 19 febbraio.
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