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Cultura

Sarà Ileana Famiglietti in Galeano la mugnaia del Carnevale di Ivrea 2013 – video

Redazione Quotidiano Piemontese

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mugnaia-2013Sarà Ileana Famiglietti Galeano, la mugnaia dell’Edizione 2013 dello Storico Carnevale di Ivrea. La Violetta 2013 è’ stata presentata come da tradizione sulla loggia del palazzo civico di Ivrea idal Sostituto Gran Cancelliere magica notte del Sabato grasso eporediese. Nata a Garbagnate Milanese il 2 marzo 1978, è sposata dal con Giuseppe Galeano ed è mamma di Edoardo. Vive a Milano con il marito e il figlio dove fa l’avvocato. Nel 2010 è stata protagonista della cerimonia per la zappata per il piantamento degli scarli. Il suocero, Pancrazio Galeano, è stato Generale dello Storico Carnevale nel 2003.

La suocera, Renata Piloni Galeano, è stata Mugnaia nel 1988.  Ileana, eporediese di importazione, è entusiasta del suo ruolo: “Un onore immenso, per me, che non avrei mai immaginato. Ce la metterò tutta”.

Il sabato sera della Mugnaia ad Ivrea

L’intervista a Ileana Famiglietti

Con la presentazione della Mugnaia il Carnevale di Ivrea, sicuramente il più importante è più storico del Piemonte entra nella sua tre giorni più intensa. Lo spirito dello Storico Carnevale nasce dalla rievocazione di un episodio del medioevo: un barone che affamava la popolazione della città venne scacciato a partire  dalla ribellione della figlia di un mugnaio che non volle sottostare allo jus primae noctis e che fece partire la rivolta popolare.

L’eroina del carnevale è quindi la Mugnaia, con al suo fianco il Generale, che ha il compito di garantire il corretto svolgimento della manifestazione, insieme al suo Stato Maggiore Napoleonico, composto da Ufficiali a cavallo e  Vivandiere e con il Sostituto Gran Cancelliere, il Magnifico Podestà garante della libertà cittadina, il corteo con le bandiere dei Rioni rappresentati dagli Abbà ed i Pifferi e Tamburi.

Il cuore del carnevale è la famosissima e spettacolare Battaglia delle Arance, momento di grande coinvolgimento e forte emozione, che rievoca la ribellione popolare alla tirannia in cui il popolo, rappresentato dagli aranceri a piedi combatte contro le armate del Feudatario, rappresentate da tiratori su carri trainati da cavalli, che indossano protezioni e maschere che ricordano le armature.

 

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