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Cronaca

Automobile Club di Cuneo: “Oltre 4 decessi al mese sulle arterie provinciali”

Redazione Quotidiano Piemontese

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De Masi e Olivero

De Masi e Olivero

Nel 2012 in provincia di Cuneo, secondo i dati forniti dalla Provincia, i morti su motociclette rappresentano il secondo dato più alto di decesso su strada. Sono stati infatti 10 (pari al 19,2%), su 52 decessi totali (uno in più rispetto al 2011, quando furono 51), i motociclisti morti sulle strade della Granda. In testa alla triste classifica i morti in incidenti d’auto, 31, in aumento rispetto ai 28 del 2011; seguono quelli su bicicletta (7) e i pedoni investiti (4). “Sulle strade della provincia si continua a morire ad un ritmo di oltre quattro decessi al mese – affermano i vertici dell’Automobile Club Cuneo – e anche i morti per incidenti in motocicletta, oltre che in auto, continuano ad essere in doppia cifra”.

Dal 19 gennaio 2013, ci sono norme più stringenti per guidare le moto potenti: con la patente A, bisogna aver compiuto 21 anni, fatto pratica due anni con una patente di tipo A2 e superato un esame di pratica (se non si possiede la patente A2, quella di categoria A si potrà conseguire a 24 anni). Per i motorini, la patente AM sostituisce il patentino, che non viene più rilasciato; l’età minima è 14 anni e si guida senza passeggero. Se maggiorenni prima del 1° ottobre 2005, anche gli over 18 che intendono prendere la patente AM hanno l’obbligo di sostenere gli esami, sia di teoria sia di guida.

“Condividiamo in pieno le restrizioni per le moto di grossa cilindrata imposte dal nuovo Codice della Strada perché è giusto concedere l’uso dei mezzi potenti e veloci a persone che hanno acquisito la capacità di guidare sia attraverso l’esperienza sul campo sia con una prova d’esame pratico – aggiungono i vertici dell’Automobile Club di Cuneo commentando le nuove norme del codice della strada che interessano anche i possessori di motociclette -. Ci aspetteremmo la stessa severità per i conducenti delle quattroruote. Non si può rischiare di affidare una macchina di grossa cilindrata alle mani di un ragazzo fresco di patente”. Parere positivo anche per la soppressione dei corsi di guida per il conseguimento del patentino nei licei, perché “le lezioni presso le autoscuole sono più efficaci, soprattutto se affiancate da lezioni di guida sicura”.

Nel 2011, secondo l’ultima indagine Aci-Istat, in Italia le vittime della strada sono state 3.800 e i motociclisti hanno versato un contributo pesante, oltre 800 morti. “Spesso ci chiediamo come poter azzerare questi numeri – aggiungono dall’Aci -. Oltre ad una maggior consapevolezza di chi guida, un primo passo potrebbe essere una più elevata attenzione alla segnaletica e alla cartellonistica stradale, sia da parte di automobilisti, motociclisti, ciclisti e pedoni ma anche da parte delle istituzioni; ci sono infatti alcuni segnali stradali non conformi al Codice della Strada, in cattivo stato di manutenzione, poco leggibili, che non tengono conto del contesto ambientale climatico e dell’esposizione alla luce. Altri ancora danno adito a errate interpretazioni. Senza dimenticare che va attuato un costante monitoraggio della tenuta del manto stradale della nostra rete provinciale”.

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