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Pendolari e sindaci manifestano a Mondovì contro i tagli sulla Torino-Savona

Redazione Quotidiano Piemontese

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La protesta di sabato mattina

La protesta di sabato mattina

Manifestazione a Mondovì contro i tagli ai treni sulla Torino-Savona: una ventina i sindaci o loro rappresentanti presenti nella mattinata di sabato 26 gennaio insieme ad un centinaio di manifestanti, tra cui le rappresentanze di alcune scuole di Mondovì, tutti insieme di fronte alla stazione. La manifestazione è stata promossa dal Comitato pendolari del monregalese e del cebano dopo che i sindaci di Mondovì, Ceva e Monesiglio avevano controfirmato e sottoscritto un appello dei pendolari stessi per integrare i nuovi orari della Torino-Savona con treni indispensabili per chi lavora / studia, in orari mattutini, soprattutto dalla Liguria verso il Piemonte. La lettera, indirizzata alla Regione Piemonte, non ha mai avuto riscontro.

In sede di manifestazione è stato nuovamente sottoscritto un appello (firmato da tutti i sindaci e da tutti i presenti), dove si propongono le integrazioni agli orari dei treni, che verrà inviato nuovamente alla Regione. Giornalisticamente interessante la provocazione dell’assessore ai trasporti della Regione Liguria Enrico Vesco: “Abbiamo già parlato più volte con la Regione Piemonte per integrare le linee ferroviarie coi treni che mancano, non ci hanno mai ascoltato, adesso siamo disposti a pagare noi come Regione Liguria il servizio integrativo. Ci costerebbe 500 mila euro ma siamo disposti a reperirli. Vediamo se anche adesso il Piemonte rimarrà sordo alle nostre proposte”.

Per il resto concetti già sentiti: “Depauperamento continuo dei territori periferici a favore di un Torino-centrismo che non accettiamo più” (il sindaco monrealese Stefano Viglione); “Regione che non sa ascoltare, servizi fatti non più a misura di utente, ma a misura di chi li organizza” (Alfredo Vizio, Ceva).

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