Calcio giovanile: Casale-Pro Patria sospesa per razzismo

E’ stata sospesa per un episodio di razzismo al 38′ del primo tempo la partita di calcio del torneo giovanile della categoria Berretti fra Casale e Pro Patria, la stessa società già al centro dell’altra vicenda che aveva coinvolto, poche settimane fa il giocatore di colore del Milan Kevin Price Boateng durante un’amichevole. Questa volta sembra siano stati i giovani a seguire il pessimo esempio degli adulti.

In base a quanto riportato sul sito della società casalese: “il calciatore Fabiano Riberio è stato oggetto di un presunto insulto di carattere razziale, circostanza che ha suscitato un profondo sgomento nei giocatori e nello staff tecnico nerostellato i quali, autonomamente, hanno deciso di non proseguire la partita”.

L’A.S. Casale Calcio si riserva di appurare quanto accaduto e la veridicità degli avvenimenti al fine di adottare i provvedimenti necessari. Nel contempo la società stigmatizza l’accaduto e si rimette a quanto sarà deciso dalle autorità federali competenti”.

Dal canto suo la società Pro Patria affida a questa nota la sua versione dei fatti: “la Società comunica che dopo aver ascoltato i Giocatori, i Dirigenti e lo Staff tecnico, si riserva di conoscere le decisioni del Giudice Sportivo prima di rilasciare dichiarazioni in merito, sicuri che quanto accaduto verrà chiarito dagli Organi competenti”.

La Lega Pro condanna duramente quanto accaduto e ha trasferito alla Procura federale tutto il materiale di cui è in possesso affinchè sia fatta luce sulla vicenda. Il presidente Mario Macalli, però, annuncia fin da subito che però: “I comportamenti razzisti non possono essere più ammessi e tollerati. Se realmente dovesse trattarsi di atto di razzismo la Lega Pro si schiererà, ancora una volta, con fermezza contro i comportamenti accaduti, portando avanti una lotta senza quartiere, non sono questi i valori che il calcio e la società devono trasmettere perchè il calcio deve essere un veicolo di valori umani e sportivi”.

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