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Cuneo

La presidente della provincia di Cuneo non sarà senatrice, la Lega Nord cuneese indicherebbe Stefano Isaia

Redazione Quotidiano Piemontese

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gianna ganciaGianna Gancia non andrà a Roma perché è intenzionata a fare la sua parte rimanendo in Provincia. Smentite nella giornata di sabato 29 dicembre le voci insistenti che la davano come capolista al Senato. Per lei non è il momento di abbandonare la Granda, anzi, vuole portare a termine il suo compito rimanendo alla presidenza della Provincia di Cuneo. Dal 2001 ad oggi Gancia avrebbe detto “No” per la terza volta ad un seggio quasi certo in Parlamento, rinuncia dettata da motivi diversi.

La diretta interessata non si sbilancia nel proporre qualche nome, ma nelle giornata di domenica 30 dicembre a farlo al suo posto è l’assessore regionale Claudio Sacchetto, anch’egli cuneese. L’esponente del Carroccio fa una premessa specificando che verranno scelte le persone che nel passato hanno servito il partito, anche nei momenti più difficili, e che abbiano la garanzia di un bacino di voti personali. In questo modo la scelta si è subito ridotta.

Sul rifiuto di Gancia, Sacchetto commenta: “Sabato la Presidente Gancia ha comunicato la volontà di proseguire sul territorio la sua esperienza, rifiutando un comodo e sicuro seggio come capolista al senato. La donna che contro tutto e tutti vinse con largo margine le elezioni del 2009, la donna che ancora contro tutto e tutti introdusse un metodo di lavoro nuovo in provincia e che oggi a tre anni di distanza può commentare una situazione che, se non ci fossero i sempre più copiosi tagli dello stato, sarebbe buona anche dal punto di vista finanziario. Quella donna che oggi viene rivalutata anche dai più feroci detrattori per la tenacia, la lungimiranza e l’intelligenza che ha dimostrato sul campo ancora una volta, sottolinea un’altra sua caratteristica che è l’attaccamento al proprio territorio e la volontà consapevole di continuare a servirlo ben sapendo che questo comporta fatica, impegno e grattacapi, mentre l’incarico parlamentare incarnerebbe un ruolo molto più semplice da portare a termine”.

Sull’altro nome ipotizzato per un seggio in Senato Sacchetto afferma: “Si è paventato il nome del Presidente Cota quale capolista alla camera in Piemonte dopo che solo due anni fa vinse con l’elezione diretta in una regione complessa quale la nostra, ma con grande responsabilità il Governatore ha declinato, preferendo dedicare il proprio impegno sul lavoro avviato, magari con difficoltà dato il momento storico, ma con innegabile dedizione”.

Infine sulla sua eventuale candidatura: “Si è discusso sugli organi di informazione di una mia eventuale candidatura in qualità di rappresentante Lega più votato in assoluto in Piemonte con 12.000 preferenze e come “servitore” del partito (unico rappresentante nelle istituzioni regionali e nazionali ad avere accettato di candidarsi sindaco nella primavera 2012) in un momento politico pessimo. Anche io, per primo peraltro, ho immediatamente declinato la possibilità e le sollecitazioni che da più parti mi venivano formulate preferendo proseguire nel mio umile lavoro in Regione”.

Chiude l’assessore regionale: “E’ chiaro che Cuneo dovrà avere un candidato sicuro perché rappresenta la provincia piemontese in cui il movimento è più forte: il nome che in provincia rispecchia le due prerogative (servitore del partito e portatore di voti) è senz’altro il Segretario provinciale Stefano Isaia che mi auguro possa essere il capolista alla camera dei deputati sul collegio Piemonte 2, persona che sicuramente merita di essere premiato per il lavoro svolto in questi anni e che ben rappresenterà la nostra provincia in quel di Roma”.

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