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Continua la trattativa per l’acquisizione della Bistefani di Casale Monferrato da parte della Bauli di Verona

Redazione Quotidiano Piemontese

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bistefaniContinua la trattativa fra Bistefani e Bauli per l’acquisizione dell’azienda piemontese da parte di quella veronese. Bistefani e Bauli hanno prorogato di 30 giorni i termini della trattativa per l’acquisizione da parte di Bauli di Bistefani. Lo annunciano  le due società in una nota congiunta precisando che “a seguito dei numerosi articoli pubblicati negli ultimi tempi, Bistefani Gruppo Dolciario e Bauli comunicano di non aver ancora raggiunto un accordo definitivo in merito all’acquisizione da parte di Bauli dell’intero capitale sociale di Bistefani Gruppo Dolciario. Le due società hanno pertanto deciso di prorogare la trattativa esclusiva per un ulteriore periodo di circa 30 giorni”.

Proprio il giornale di Verona: l’Arena. spiega le cause delle difficoltà dell’azienda alessandrina e i contesti della trattativa.

L’operazione, qualora andasse in porto, farebbe tornare sotto lo stesso tetto i marchi della ex Sme (la finanziaria per l’agroalimentare dell’Iri, quindi dello Stato) che erano stati ceduti con uno spezzatino a vari soggetti. E Bauli tre anni fa aveva acquisito dalla Nestlè i marchi Motta e Alemagna, che producevano pandori e panettoni nel Veronese. a San Martino Buon Albergo. Mentre la Bistefani aveva acquisito Buondì, Girelle, Ciocorì e Yo-Yo che 10 anni fa erano nel portafoglio di Motta e Alemagna in casa Sme, prima venire acquisiti dalla Bistefani nel pacchetto Nuova Forneria. La Bistefani di Casale Monferrato ha un fatturato di 74,2 milioni di euro, in crescita rispetto all’anno precedente, ma sul quale pesa l’erosione di margini e utili. È controllata dai fratelli Renato, Alberto ed Eugenio Viale, che detengono il 33,3% a testa dell’azienda gravata da un indebitamento di una cinquantina di milioni di euro e sul quale le banche creditrici (Unicredit e Intesa Sanpaolo) hanno fermato, qualche mese fa, il rinnovo di 27 milioni di affidamenti. A pesare sui conti di famiglia però non sono la pasticceria e i frollini Bistefani, ma le difficoltà dell’altro ramo imprenditoriale della famiglia, quello dei supermercati Dimeglio che opera soprattutto in Piemonte e regioni limitrofe con 84 punti vendita controllato dalla Luigi Viale spa che a causa del calo dei consumi è entrata in crisi, con 43 milioni dibbiti a fronte di 80 di ricavi, e ha dovuto chiedere il concordato. A fronte di questa situazione le banche hanno suggerito di trovare una soluzione per la Bistefani con un progetto di aggregazione che vedeva coinvolta anche la veronese Vicenzi. Ipotesi tramontata e che ora apre la strada a un’esclusiva per Bauli, con la quale i rapporti sono molto buoni e cordiali («Conosco i Viale da 25 anni», dice Alberto Bauli). «Siamo un’azienda da 412 milioni, con un secolo si storia e quindi aggregante», puntualizza Bauli. «Siamo interpellati e parliamo con molte aziende del settore».

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