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Cuneo

Andrea Olivero scende in campo al fianco di Monti

Gabriele Farina

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Prende posizione netta il presidente delle Acli, il cuneese Andrea Olivero, nella situazione politica italiana.
L’idea di Olivero è quella di un partito che appoggi Monti, alleato dell’UDC, mentre non crede alla presenza di Italia Futura di Montezemolo e si distacca da FLI e dalla storia di Fini.
Per Olivero “Il protagonismo di Monti è un bene per il futuro del Paese, Un protagonismo da giocarsi fuori della politica. Lo stile di Monti è conosciuto, non lo vediamo nel conflitto e nello scontro, piuttosto nelle proposte. Io penso che la sua discesa nel processo politico sia molto utile perché porterà soprattutto i temi nel dibattito e non lo scontro, la dura contrapposizione”.Olivero analizza anche la particolare situazione delle Acli, visto che sarebbe il primo presidente a confluire in un movimento indisto.
A questo proposito dice Olivero che “certamente nelle Acli c’è pluralismo, siamo un’organizzazione appassionata di politica. Ma io penso che dovremmo guardare anche la nostra storia. Per 40 anni le Acli sono state collaterali alla Dc, e non è stato un bene. Poi il mio predecessore è stato fondatore del Partito Popolare, che si era posto come alternativo al Pd. La scelta di candidarmi in un partito politico lo farò solo io. E quando succederà, mi dimetterò da presidente delle Acli. Voglio sottolineare però che c’è una linearità del processo. Le Acli non possono rimanere fuori dal gioco. Il collateralismo non fa bene”

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