Cronaca
Poche le speranze di trovare in vita i tre alpinisti dispersi sul Dome des Ecrins
Ricerche risultate vane e interrotte dal maltempo, che imperversa sulle Alpi francesi, hanno impedito ai soccorritori, fino ad ora, di portare in salvo gli scalatori Francesco Cantù di Lecco, Luca Gaggianese, istruttore Cai di Milano e Damiano Barabino di Genova. I tre sono rimasti bloccati dal pomeriggio di lunedì 26 novembre sul Dome des Ecrins, sorpresi dall’improvviso mutare delle condizioni meteorologiche e dal forte vento che continua ad accanirsi sulla zona.
I tre alpinisti, tutti esperti, avevano affrontato domenica 25 novembre una difficile salita sul massiccio. Rallentati dal maltempo, sono stati costretti a un primo bivacco nella notte tra domenica e lunedì. L’ultimo contatto telefonico risale al primo pomeriggio di lunedì quando Barabino aveva chiamato il padre e lanciato l’allarme. I tre poi avrebbero dovuto iniziare la discesa, ma da qui in poi si possono fare solo supposizioni sulla loro sorte. Nei giorni successivi i soccorsi sono stati rallentati dalle condizioni proibitive della montagna.
Damiano Barabino, originario di Pontedecimo (Ge), ha recentemente superato l’ultimo esame per Istruttore Nazionale di Alpinismo, ha 32 anni ed è cardiologo al Regina Montis Regalis di Mondovì da giugno 2012. La sua famiglia, insieme a quella degli altri due alpinisti dispersi, è stata avvisata sabato dal Peloton de gendarmerie de haute montagne (Pghm) di Briançon Stephane Bozon sul fatto che le possibilità di sopravvivenza dei loro congiunti sono pari a zero. In tutti i giorni di ricerche i soccorritori, nonostante il pericolo valanghe e le pessime condizioni sulla montagna, hanno perlustrato ogni zona dalla Breche Lory al glacier Noir e al glacier Blanc, dal ghiacciaio della Bonne Pierre fino a quello della Pilatte.
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