Piemonte
La regione Piemonte aiuta i piccoli comuni e gli esercizi commerciali per avere il Wi-fi
La sesta commissione Commissione del Consiglio regionale del Piemonte ha dato parere favorevole all’ultima tranche di regolamento della legge 5/2011 “Interventi a sostegno della realizzazione di servizi di accesso Wi-Fi gratuiti e aperti”. Il testo prevede che siano ammessi ai contributi per fornire internet libero e senza autenticazione solo i soggetti che hanno sede nei Comuni sotto i 5 mila abitanti considerate aree maggiormente soggette a divario digitale. I contributi possono essere erogati a esercizi commerciali come ristoranti, bar, gelaterie , oppure ad amministrazioni ed enti locali, in forma singola o associata, che presentino progetti che coinvolgono soggetti privati.
Il regolamento prevede, inoltre, specifici finanziamenti ad attività di informazione e alfabetizzazione per ridurre il digital divide tra i cittadini e far conoscere i vantaggi della legge. Dopo il parere della Commissione, il regolamento dovrà essere promulgato ufficialmente con atto della Giunta regionale.
Davide Bono, capogruppo in Consiglio regionale del MoVimento 5 Stelle seppure favorevole all’idea di fondo del regolamento, ne critica le misure concrete:
E’ stata votata l’ennesima modifica ad un regolamento recentemente approvato. Innanzitutto sottolineiamo che i fondi per il 2012 sono passati da 500 mila € a 250 mila, e per il 2013 ancora non si sa. Le risorse saranno devolute solo a chi ha sede operativa in Piemonte in Comuni con popolazione al di sotto di 5.000, come segue:40% dei fondi a gelaterie e pasticcerie, bar e altri esercizi simili senza cucina e locali di ristorazione, con un contributo ciascuno di 500€; 55 % per gli enti locali, con un tetto massimo di 2.500 € ciascuno che può diventare 4.000 € se il progetto prevede l’aggregazione di almeno un soggetto pubblico e uno privato per estendere l’interconnessione tra aree territoriali contigue, che può salire a 7.500€ nel caso che il progetto sia superiore ai 15.000 €; 5 % per eventi di divulgazione del progetto e delle sue finalità.
Inutile sottolineare che 500 € per un’antenna wi-fi in un bar sono tanti, mentre 2500 € per un ente locale o le sue piazze e i suoi giardini possono essere pochi. Ancora di più, sottolineiamo che ci sembra pericoloso dare accesso alle risorse in ordine cronologico, senza considerare i contenuti delle richieste. A nostro avviso è mancata una valutazione nel merito delle eventuali ricadute positive del servizio, a fronte delle necessità dei cittadini e dei turisti. Sarebbe stato più opportuno pensare di operare con buon senso, dando priorità ai punti di aggregazione diffusi sul territorio come biblioteche, parchi, giardini e/o zone colpite da forte depressione commerciale/turistica, al posto della prima pasticceria che ne faccia richiesta, senza nulla togliere al fondamentale ruolo gastronomico delle stesse.
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