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Cronaca

Richieste sette condanne per l’incendio del castello di Moncalieri

Redazione Quotidiano Piemontese

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Il pm Sabrina Noce ha chiesto sette condanne a pene comprese tra un anno e tre anni e mezzo per disastro colposo nel processo per l’incendio che distrusse gran parte del castello di Moncalieri il 5 aprile 2008. Secondo l’accusa, devono essere severamente  puniti coloro che non avrebbero preso le adeguate contromisure  come l’installazione di sensori e la previsione dell’eventualità nei progetti per fare in modo che le fiamme si estendessero al resto dello storico edificio. 

La pena più pesante è stata chiesta per Valerio Corino, all’epoca direttore del museo all’interno del castello e responsabile dei lavori di ristrutturazione. Tre anni per Marcello Mazza Piciot, architetto e consulente della Soprintendenza per i beni artistici e culturali del Piemonte, e Marino Ghiotti, uno dei titolari dell’impresa che aveva aperto il cantiere di ristrutturazione nell’ala devastata dall’incendio. Due anni sono stati chiesti per Emanuele Giletti, fratello del conduttore televisivo Massimo, anche lui architetto e consulente della Soprintendenza, un anno per Giorgio Mosca, Nevio Negro e per Alessandro Avanzo.

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