Piemonte
Il vicepresidente del Consiglio Regionale: hanno assunto mia cognata per mettermi in difficoltà
Roberto Placido, vicepresidente del Consiglio Regionale in quota PD, è il primo amministratore locale che autodenuncia l’assunzione in Regione di un suo parente.
Del resto Placido era stato il primo a sollevare il polverone della parentopoli piemontese e quindi dimostra una coerenza politica non da poco.
Succede che Placido viene a sapere che la compagna del fratello è stata assunta dal capogruppo della lista Insieme per Bresso Andrea Stara per occuparsi di marketing.
La cosa lo insospettisce, pensa ad una mossa per incastrarlo in qualche modo, e si rivolge al capogruppo del PD Aldo Reschigna e al presidente del Consiglio regionale Valerio Cattaneo per comunicare quanto accaduto.
Fatto questo, decide infine di denunciare quanto accaduto con un post sul suo blog che riportiamo qui di seguito
Hanno cercato di mettermi in difficoltà, usando la mia famiglia. Hanno offerto un lavoro in Consiglio regionale ad un mio familiare, approfittando della sua oggettiva condizione di difficoltà. Un’iniziativa che certamente non mi aiuta e che non condivido nella maniera più assoluta. Oggi la porto alla luce, con la stessa coerenza che mi ha portato a denunciare in questi anni fatti analoghi, sebbene in questa circostanza sia coinvolto personalmente. Resto convinto che non debbano esserci corsie preferenziali per parenti e per persone vicine a chi, come me, riveste un incarico pubblico. Rimangono sorpresa ed amarezza.
Andrea Stara nel frattempo ha fatto sapere che l’assunzione è stata fatta solo per meriti e senza nessun riferimento a Placido, ma il capogruppo Reschigna ha comunque bloccato l’assunzione adducendo motivazioni di inopportunità economica.
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