Economia
Sempre più caos sul futuro del CSI Piemonte: la maggioranza litiga per rispondere a un’interrogazione
Ancora una fumata nera per il CSI Piemonte. Monica Cerutti, una dei pochi politici che hanno a cuore il destino dell’Ict in Piemonte e di un futuro possibile del CSI, per anni terra di conquista della politica, ha presentato una interrogazione che ha avuto scarsi esiti. In una nota il consigliere Regionale di Sel racconta: “Tra Monferino e Giordano siamo arrivati alla ripicca a riprova della litigiosità interna alla maggioranza. Oggi in Consiglio regionale abbiamo presentato un’interrogazione urgente a risposta immediata sul CSI-Piemonte. L’Assessore Monferino che avrebbe dovuto rispondere ai nostri quesiti non si è presentato in aula, ma di questo ormai siamo abituati, e al suo posto ha dovuto leggere la risposta l’Assessore Porchietto perché Giordano si è rifiutato di leggere il testo prodotto dal suo collega alla Sanità.
Un episodio che è l’emblema dello stato di salute della maggioranza che sostiene Cota, ma anche di quelli che sono le reali problematiche che ruotano attorno alla situazione del CSI-Piemonte: Monferino e Giordano probabilmente non hanno gli stessi orientamenti e lo ribadiamo da tempo. Nel merito la risposta non ci può soddisfare. Prendiamo atto che le voci su una possibile ricaduta negativa pari al 45% in conseguenza alla mancata assegnazione al consorzio da parte della Federazione Torino Nord del servizio stipendi del personale siano infondate: Monferino dichiara che i dipendenti della Federazione rappresentano solo il 12.9% del totale del sistema sanitario. Nella risposta scritta dell’Assessore però non viene preso alcun impegno nei confronti del CSI-Piemonte sull’informatizzazione del sistema sanitario regionale: si ribadisce la volontà di informatizzare il sistema sanitario regionale, ma sul consorzio si rimanda la palla alla Legge Regionale sul riordino della Regione Piemonte nel settore dell’ICT”.
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