Seguici su

Biella

Istruzione, nel biellese licenziati 152 collaboratori scolastici in 4 anni

Redazione Quotidiano Piemontese

Pubblicato

il

Negli ultimi 4 anni nella provincia di Biella sono stati licenziati 152 collaboratori scolastici, comunemente detti bidelli. La sorveglianza nelle strutture si è quindi ridotta fino, in qualche caso, ad azzerarsi in alcune fasce orarie. A fornire i dati è la Cgil di Biella, che ha lanciato una campagna di 1 mese sul personale amministrativo tecnico e ausiliario (Ata) della scuola. Secondo il sindacato la riduzione dei collaboratori ha comportato, “effetti disastrosi sulle nostre scuole ed hanno determinato un forte peggioramento dei servizi di sorveglianza, pulizia, handicap e supporto alla didattica”.

Dati alla mano, quasi tutte le strutture scolastiche del territorio hanno conosciuto una forte diminuzione dell’organico a supporto alla didattica. Alcune realtà hanno visto il loro organico ridursi del 35 per cento, con scuole che non hanno nemmeno un solo collaboratore scolastico a loro disposizione per tutte le ore di lezione. Questo significa, hanno sottolineato dalla Cgil, che diverse scuole elementari e medie si trovano in alcune ore della giornata scolastica scoperte, prive di sorveglianza e quindi con gli scolari esposti a rischi. Non c’è poi solo la questione della vigilanza. I collaboratori scolastici infatti si occupano anche di tenere pulite le strutture, danno sostegno agli studenti portatori di handicap e collaborano con gli insegnanti durante le attività didattiche.

Le strutture più colpite dai tagli sono l’istituto comprensivo (Ic) di Andorno, quello di Lessona e l’istituto di istruzione superiore (Iis) Quintino Sella, con una riduzione del perosnale di 12 unità. Seguono gli Ic di Mongrando (-11), di Pray (-10) e altre 5 scuole con 8 collaboratori scolastici in meno (direzione didattica di Cossato e Vigliano, gli Ic Biella I, Biella II e l’Iis Vaglio Rubens). Per le restanti 13 strutture scolastiche la riduzione del personale è in media di 4 unità.

Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese