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Maxi operazione contro la ‘ndrangheta dal Piemonte alla Calabria con epicentro a Chivasso

Gabriele Farina

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I carabinieri sono impegnati in una maxi operazione contro l’ndrangheta che coinvolge Piemonte e Calabria concentrata nella provincia di Torino, in particolare nella zona di Chivasso, e in quella di Vercelli. Sono state eseguite 22 ordinanze di custodia cautelare  su ordine del gip di Torino. I Carabinieri stanno anche metendo in atto 40 perquisizioni e sequestri di beni. Sarebbero stati sequestrati beni per diversi milioni di euro. Le ordinanze di custodia cautelare eseguite dai carabinieri di Torino riguardano affiliati alla ‘ndrangheta ritenuti responsabili di associazione di tipo mafioso, traffico di sostanze stupefacenti, porto e detenzione illegale di armi, estorsione, ricettazione.L’operazione, denominata Colpo di coda, riguarda le presunte infiltrazioni della ‘ndrangheta nella zona di Chivasso. Nell’ordinanza di custodia cautelare del gip Giuseppe Salerno su richiesta del procuratore aggiunto Sandro Ausiello e dei suoi sostituti Roberto Sparagna e Monica Abbatecola, sono evidenziati rapporti tra la locale cellula della ‘ndrangheta e il mondo politico della zona.

I dettagli dell’operazione a mezzogiorno durante una conferenza stampa dei carabinieri a Torino.

L’anno scorso in Provincia di Torino furono arrestate 146 persone per concorso in associazione mafiosa nella cosiddetta operazione Minotauro che ha portato allo scioglimento per infiltrazioni mafiose delle amministrazioni comunali di Leini, il cui ex sindaco Nevio Coral era tra gli arrestati, e Rivarolo Canavese.

Il processo di primo grado, avvenuto con rito abbreviato, si è concluso con 58 condanne e 14 assoluzioni. Per altre 75 persone è in partito di recente il processo con rito ordinario

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