Biella
Matteo Renzi fa tappa Biella, il mio viaggio alla ricerca di idee positive
Il camper del sindaco di Firenze Matteo Renzi, in corsa per le primarie di coalizione del Pd, ha fatto tappa a Biella. Renzi ha introdotto l’incontro alla fondazione Pistoletto spiegando il motivo del suo viaggiare per tutto lo Stivale: “Siamo bombardati da messaggi di rassegnazione, stanchezza e cinismo. Invece per il percorso che faccio con il camper ho scelto di visitare luoghi che diano il senso della positività, dell’orizzonte. C’è la certezza che le idee innovative e originali possono cambiare il nostro orizzonte”.
Poi il primo cittadino è passato a spiegare come interpreta il termine rottamazione: “Non significa fare a meno dell’esperienza delle persone anziane. Significa dire a chi è stato in Parlamento per 20 anni, grazie, complimenti adesso tocca ad altri. Vuol dire anche dire basta a finanziamento pubblico ai partiti, alle doppie pensioni per i politici, e ridurre il peso ma sopratutto il costo della politica”. Il “rottamatore” ha spiegato qual’è il suo rapporto con la finanza: “Se uno vuole fare il presidente del Consiglio deve sapere che la finanza è fondamentale. Dobbiamo pagare 80 miliardi di euro per interessi sul debito ogni anno. Come si fa senza la finanza? La politica deve dare regole chiare ed essere così in grado di governare la finanza”. Renzi ha parlato anche del suo mestiere di sindaco. Eliminare i comuni non serve a nulla, ha spiegato Renzi, perché se eliminassimo tutti i piccoli comuni “risparmieremmo come se si liberassero 6 posti in parlamento. Certo nei comuni bisogna fare di più in termini di servizi associati, come stanno già facendo molti comuni e fondendo le aziende per i servizi pubblici”.
Secondo Renzi gli sprechi di denaro pubblico non ci sono solo nella cosiddetta spesa “corrente” ma anche in quella per investimenti: “L’assioma che tutto ciò che va per investimenti va bene, mentre tutto ciò che va in spesa corrente va male non mi convince. Se continuiamo ad avere costi doppi rispetto alla Germania per costruire un kilometro di autostrada non ci siamo”. Il primo cittadino ha snocciolato alcuni dati: “Abbiamo speso 100 miliardi di euro in infrastrutture in 10 anni, il 4 per cento del Pil. La Germania ha speso meno del 3 per cento del suo prodotto interno, eppure ci sono più kilometri di autostrada lì”. Secondo Renzi i problemi negli investimenti sono, “le autorità di garanzia che non funzionano, interventi di procedura troppo faraginosi, in alcuni casi la corruzione e il cedimento ideologico alle grandi opere, dimenticandoci, ad esempio dell’edilizia scolastica”. Per quanto riguarda le spese correnti, il primo cittadino pensa che ci siano voci di bilancio non aggredibili e altre dove si può fare molto: “Nella pubblica amministrazione spendiamo circa 120 miliardi di euro negli acquisti, lì visto che sono saliti dal 6 al 8,4 per cento del Pil. Sul personale non si può fare molto, non si risolve nulla licenziando delle persone, al massimo bisogna lavorare per migliorarne l’efficienza”. Infine il grande spreco secondo Renzi stà nei fondi europei: “Riceviamo dall’Unione circa 99 miliardi l’anno, almeno 53 li buttiamo via”. La soluzione che lui propone è quella di mettere su internet tutte le spese della pubblica amministrazione, così che i cittadini possano verificare come vengono spesi.
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