Cronaca
Grande operazione dei Nas contro la diffusione di anabolizzanti e doping nelle palestre dei body builder
Ci sono anche un campione del mondo, il pinerolese Massimo Venturelli, e un campione italiano di body building tra le persone coinvolte nell’operazione Bianco d’uovo contro lo spaccio e l’utilizzo di anabolizzanti. I carabinieri dei Nas, con la collaborazione dei Comandi provinciali di Torino, Alessandria, Asti, Cuneo, Napoli e Savona hanno eseguito in Piemonte, Liguria e Campania 10 ordini di custodia cautelare (2 in carcere e 8 ai domiciliari), 7 misure che dispongono l’obbligo di presentazione alla P.G. e 113 perquisizioni.
L’indagine è partita nell’ottobre del 2011 ed ha consentito di sgominare un’organizzazione diretta da due coniugi torinesi, Stefano Magliano, finito in carcere, e la moglie Domenica, ai domiciliari, entrambi body builder e titolari di un negozio di integratori alimentari a Torino. Per l’approvvigionamento delle sostanze dopanti, i 2 coniugi si rivolgevano, da oltre 10 anni, a Biagio Barbato un culturista professionista di Casoria, terzo componente della banda, formalmente disoccupato e pluripregiudicato per reati connessi al traffico di anabolizzanti, che importava le sostanze illecite dall’estero e le inviava mediante spedizioni postali: i pacchi, che riportavano quale destinatario la figlia minorenne della coppia, formalmente contenevano gadget ed oggettistica di varia natura.
Dalle prime ore della mattinata, circa 400 Carabinieri dei Nas e dei Comandi provinciali di Torino, Alessandria, Asti, Cuneo, Napoli e Savona, hanno messo in atto in Piemonte, Liguria e Campania, 10 ordini di custodia cautelare, 7 misure cautelari e 113 perquisizioni Tra gli arrestati figurano ci sono body buildersm, titolari di palestre e gestori di negozi di integratori alimentari, responsabili dell’importazione e traffico di farmaci anabolizzanti di origine greca, cinese, slovena e spagnola, distribuiti nel mondo delle palestre del Piemonte e di Torino.
Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese