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Patin e Tesor vince la sfilata storica di Alba 2012 – fotogallery

Redazione Quotidiano Piemontese

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Palio di Alba 2012, sfilata storica

Il borgo Patin e Tesor si aggiudica il primo premio della sfilata storica più rappresentativa. Durante la tradizionale fiera internazionale del tartufo bianco, i novi borghi albesi sfilano per le vie del centro storico cittadino in abiti medievali rievocando antiche scene e mestieri. L’esibizione più accurata e ben sceneggiata è stata quella di Patin e Tesor, appunto. In scena la ricostruzione dell’arresto e dell’impiccagione di due traditori accusati di aver appiccato il fuoco ad Alba per favorire gli astigiani, nemici degli albesi d’allora. La giuria ha, quindi assegnato la vittoria ai borghigiani “in lotta”. A fare da giurati i rappresentanti dei nove borghi, due professori del liceo artistico Pinot Gallizio di Alba, pittore che quest’anno è stato scelto come emblema del drappo, un esponente della Famija Albèisa, antica associazione culturale locale, e tre esponenti dei giornali Gazzetta d’Alba, Corriere Alba, Langhe e Roero e La Stampa.Spettacolari anche le altre esibizioni  dei borghi partecipanti alla gara. Applauditissimi gli sbandieratori che hanno termianto la loro kermesse facendo volare in aria, con le loro bandiere, migliaia di coriandoli colorati. Una pioggia di allegria su tutta la pista da corsa, all’interno della quale hanno portato in scena la loro manifestazione.

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Il borgo del fumo, che l’anno scorso ha vinto il palio, rappresenta una popolazione sotto il gioco dei signori da cui desidera liberarsi; il borgo di San Lorenzo rievoca la lebbra e le sue devastanti conseguenze e i borghigiani con il volto sfigurato ; il borgo di Santa Barbara si concentra su un’altra malattia, ovvero la peste; San Martino opta per l’allegria richiamando scene inerenti alla fonte dell’antica giovinezza; il borgo delle Rane affronta il tema dei figli indesiderati, nati fuori dal matrimonio, raccontando le vicende dell’ospedale locale San Lazzaro dove si trovava la cosiddetta ruota degli infanti, luogo in cui si abbandonavano i bambini non voluti; il borgo del Brichet tratta il tema del commercio; Patin e Tesor quello della ricchezza e del potere; Moretta rievoca la battaglia di Cossano tra albesi e astigiani; infine Santa Rosalia narra di Sordello da Goito, trovatore medievale che, grazie ad un serie di fortune, diventa signore di La Morra.

Molti gli stranieri, soprattutto tedeschi, francesi e giapponesi.

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