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Piemonte

In migliaia al corteo da Serravalle ad Arquata contro il terzo valico

Redazione Quotidiano Piemontese

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In 3500 hanno manifestato tra Serravalle ed Arquata Scrivia per dire No al Terzo Valico. Il corteo è partito da piazza Coppi a Serravalle. Al corteo hanno partecipato i comitati  NoTav alessandrini e genovesi oltre che Legambiente, la Fiom provinciale di Alessandria, l’associazione casalese Voci della memoria, in prima linea nella lotta contro Eternit e amianto, il comitato spontaneo Salviamo Villa Sanguineti, nato per opporsi allo sgombero di una scuola elementare a Trasta, Genova. Il corteo è stato aperto da uno striscione con la scritta: ”La terra non si espropria, la dignità non si compra”.

Il progetto del Terzo valico dei Giovi prevede la realizzazione di 53 chilometri di linea ferroviaria ad alta velocità e alta capacità, di cui 39 in galleria, da Genova a Rivalta Scrivia. La protesta dei movimenti si concentra sulla spesa, che dovrebbe ammontare a 115 milioni di euro al chilometro per un totale di 6,2 miliardi di euro. Poi c’è il rischio ambientale e di un dissesto idrogeologico e del prosciugamento delle falde acquifere. Poi gli espropri di immobili e terreni.

Il sindaco di Arquata, Paolo Spineto, presente alla manifestazione, ha commentato: “Un corteo che fa vedere come le persone vogliano far sentire la loro voce sulla vicenda Terzo Valico. Speriamo serva a svegliare le coscienze”. Secondo i manifestanti: “Il Terzo Valico serve  solo alle cooperative rosse e ad Impregilo, che continuano a sostenerlo contro ogni logica di sostenibilità economica ed ambientale. In un momento di crisi economica e di totale perdita di credibilità della classe politica, sarebbe il caso di fermare tutto ed ascoltare i cittadini. Ma Monti non ci sente e per Passera qualunque infrastruttura va bene per far crescere il Pil mentre tutte le aziende italiane chiudono strangolate dalle tasse. Noi crediamo ad un modello di economia possibile diverso, dove la corruzione e l’infiltrazione criminale si combattono in primis facendo le cose che servono ai cittadini senza farsi dettare l’agenda politica da lobbies e caste”.

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