Cittadini
Per il tribunale di Torino non è punibile chi partecipa a una manifestazione violenta
Il tribunale di Torino ha motivato la sentenza con cui erano state giudicate le attiviste NoTav Elena Garberi e Marianna Valenti. L’assoluzione dal reato di resistenza di un’attivista No Tav, Elena Garberi, processata per una iniziativa in Valle di Susa del 9 settembre 2011 sfociata in incidenti con le forze dell’ordine è stata motivata con parole chiare: “Non è punibile chi partecipa a una manifestazione violenta per il solo fatto di avervi preso parte”. Elena Garberi era stata arrestata, ma il processo ha smentito che abbia commesso atti violenti o incitato i dimostranti ad agire contro la polizia.
Per questo motivo non può essere giudicata colpevole di concorso materiale e nemmeno morale nel reato. Il tribunale, nelle motivazioni, cita a questo proposito la giurisprudenza della Cassazione con particolare riferimento alla pronuncia di assoluzione del senatore Giulio Andreotti per l’omicidio del giornalista Mino Pecorelli.
La posizione dell’altra attivista NoTav processata era diversa Marianna Valenti, alla quale sono stati inflitti otto mesi, era stata vista da un appuntato dei carabinieri a scagliare un sasso contro le forze dell’ordine. In questo caso la pena secondo il tribunale “deve tener conto della gravità del fatto, inserito in quei pesanti disordini che sovente accompagnano le motivazioni No Tav soffocando e vanificando, con una violenza che troppo spesso nasconde la mancanza di idee e di ideali, la voce e le ragioni di coloro che cercano di dare la massima visibilità alla loro opposizione in modo civile, motivato, democraticamente rispettoso”.
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