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Economia

Per Della Valle Marchionne e Elkann sono i furbetti cosmopoliti di Fiat

Redazione Quotidiano Piemontese

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Dopo la comunicazione di Fiat della morte del progetto di Fabbrica Italia sono stati molteplici i commenti di politici, sindacalisti, economisti e altri. Anche Diego Della Valle ha detto senza mezze misure Diego Della Valle:  ‘Il vero problema della Fiat non sono i lavoratori, l’Italia o la crisi che sicuramente esiste: il vero problema sono i suoi azionisti di riferimento e il suo amministratore delegato. Sono loro che stanno facendo le scelte sbagliate”.

Luca Montezemolo, azionista di controllo assieme a Della Valle di Ntv e molto vicino alla famiglia Agnelli e a Fiat giudica l’uscita dell’amico: “Espressioni come quelle usate da Diego sono assolutamente inaccettabili e non dovrebbero mai far parte di una dialettica tra imprenditori. Tantopiù che coinvolgono imprenditori che in settori diversi affrontano una difficile competizione su mercati mondiali”.

Ecco tutte le parole di Della Valle:

“Continua questo ridicolo e purtroppo tragico teatrino degli annunci ad effetto da parte della Fiat, del suo inadeguato Amministratore Delegato e in subordine del Presidente. Assistiamo infatti da alcuni anni a frequentissime conferenze stampa nelle quali, da parte di questi Signori, viene detto tutto e poi il contrario di tutto, purché sia garantito l’effetto mediatico, che sembra essere la cosa più importante da ottenere, al di là della qualità e della coerenza delle cose che si dicono. Con il comunicato rilasciato ai giornalisti oggi, Marchionne e Company hanno superato ogni aspettativa riuscendo, con alcune righe, a cancellare importanti impegni che  avevano preso nelle sedi opportune nei confronti dei loro dipendenti, del Governo e quindi del Paese. Ma si rendono conto questi supponenti Signori dello stato d’animo che possono avere oggi le migliaia di lavoratori della Fiat e i loro familiari di fronte alle pesanti parole da loro pronunciate e alle prospettive che queste fanno presagire? Il vero problema della Fiat non sono i lavoratori, l’Italia o la crisi (che sicuramente esiste): il vero problema sono i suoi azionisti di riferimento e il suo Amministratore Delegato. Sono loro che stanno facendo le scelte sbagliate o, peggio ancora, le scelte più convenienti per loro e i loro obiettivi, senza minimamente curarsi degli interessi e delle necessità del Paese.  Paese che alla Fiat ha dato tanto, tantissimo, sicuramente troppo. Pertanto non cerchino nessun capro espiatorio, perché sarà solo loro la responsabilità di quello che faranno e di tutte le conseguenze che ne deriveranno. È bene comunque che questi furbetti cosmopoliti sappiano che gli imprenditori italiani seri, che vivono veramente di concorrenza e competitività, che rispettano i propri lavoratori e sono orgogliosi di essere italiani, non vogliono in nessun modo essere accomunati a persone come loro”.

Una analisi della situazione di Fiat

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