Ambiente
Domenica 16 si apre la caccia in Piemonte: la regione approva una delibera per superare le obiezioni del Tar
La Giunta regionale del Piemonte si è riunita in seduta straordinaria ed ha approvato una delibera, immediatamente esecutiva, che, accogliendo le osservazioni espresse dal Tar con l’ordinanza di sospensione del calendario venatorio e recependo i rilievi formulati dall’Ispra, consente da domenica 16 settembre la prosecuzione della selezione degli ungulati e da domenica 16 la caccia al cinghiale. Per le altre specie come ornitiche e leporidi si partirà il 30 settembre, ma dal 16 al 26 settembre i cacciatori hanno la possibilità di proseguire l’addestramento dei cani.
Gli uffici regionali sono riusciti a preparare un documento utile per grantire l’apertura della caccia e per consentire l’avvio della stagione venatoria. Il presidente della Regione Roberto Cota ha commentato: “Ringrazio l’assessore Sacchetto per aver saputo superare questo ennesimo intoppo burocratico, che rischiava di creare molti problemi sul territorio, soprattutto per quanto riguarda la proliferazione di alcune specie che notoriamente creano danni ed incidenti. Sulla caccia, come su tutte le altre materie di competenza regionale, sarebbe auspicabile arrivare ad una decisa semplificazione normativa, in modo da avere poche leggi, chiare e non continuamente interpretabili”.
Per l’assessore regionale all’Agricoltura, Claudio Sacchetto: “L’intenso lavoro condotto in settimana ha portato ad un buon risultato: la stagione venatoria non è sospesa. Ribadisco ancora una volta che il Piemonte non si trova assolutamente in una situazione di vuoto legislativo in quanto vige, in attesa della nuova legge regionale, la legge nazionale 157/1992. Numerose Regioni italiane, dotate di legge regionale in materia venatoria, sono state raggiunte dalle stesse ordinanze dei Tar: penso a Sicilia, Campania, Abruzzo, Puglia, Umbria, Veneto. Avremmo indubbiamente voluto ottenere qualcosa in più, abbiamo lavorato fino all’ultimo con il massimo sforzo in questa direzione, ma abbiamo dovuto sottostare al parere dell’Ispra che non ha condiviso il primo calendario venatorio presentato, nonostante fosse perfettamente conforme alla legge 157; legge, quest’ultima, che contempla il parere stesso obbligatorio, ma non vincolante. Purtroppo speravamo di poter mettere in pista il calendario approvato in un primo momento. Adesso potremo concentrarci sull’elaborazione della nuova legge venatoria regionale”.
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