Cronaca
Fiat non può chiedere la sospensione per la sentenza di Pomigliano, per Fiom deve riassumere i 145 operai
La corte di appello di Roma, a cui la Fiat aveva fatto ricorso per chiedere che venisse sospesa l’ordinanza di assumere a Pomigliano d’Arco 145 iscritti alla Fiom, ha deciso che la richiesta della Fiat è inamissibile. Lo ha riferito oggi il leader della Fiom Maurizio Landini: È così confermato che Fiat deve assumere i 145 nostri iscritti”. La Corte di Appello di Roma, riferisce la Fiom, ha quindi deciso che è inamissibile la richiesta della Fiat di sospendere la sentenza che disponeva l’assunzione di 145 iscritti Fiom, riconoscendo una discriminazione ai danni del sindacato nelle riassunzioni dei dipendenti dello stabilimento Fiat di Pomigliano d’Arco.
Fiat precisa in una nota: “Il prossimo 9 ottobre la Corte di Roma deciderà l’appello proposto da Fabbrica Italia Pomigliano sull’inusitata pronuncia con cui il Tribunale di Roma ha imposto alla società di assumere 145 operai solo perché iscritti alla Fiom. Oggi è stata adottata una decisione semplicemente tecnica, avendo la Corte ritenuto che, in assenza di atti concreti da parte della Fiom volti ad ottenere l’esecuzione della pronuncia del Tribunale di Roma, non vi fosse alcuna necessità di un provvedimento che ne sospendesse l’efficacia. Proprio sulla base di questa pronuncia rimane confermata la possibilità di Fabbrica Italia Pomigliano S.p.a. di chiedere nuovamente un provvedimento di sospensione qualora nei prossimi giorni la Fiomo dovesse decidere di attivare strumentalmente iniziative di esecuzione prima della imminente decisione di merito della Corte romana”.
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