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Economia

Siglato il protocollo di intesa per la ricerca fra Regione Piemonte e Miur

Redazione Quotidiano Piemontese

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E’ stato siglato il protocollo di intesa  tra il ministro Francesco Profumo e il presidente della Regione Piemonte Roberto Cota che prevede cento milioni di euro per la ricerca in Piemonte su automotive, aerospazio e tecnologie pulite denominate, ‘smart and clean, il primo del suo genere in Italia. I fondi sono per il 60% a carico della Regione e per il 40% a carico del Miur. Uno stanziamento ”miracoloso, in tempi di crisi come questo”, ha sottolineato il governatore Cota. L’accordo punta a porre le basi oltre che per lo sviluppo di prodotti innovativi anche per la partecipazione ai programmi europei di Horizon 2020 che dalla primavera del 2014 prevedono, in sostituzione del settimo programma quadro in scadenza, 80 miliardi di fondi per la ricerca e innovazione.

Per il ministro Profumo: ”Dobbiamo creare una palestra anticipatrice delle prime ‘call’ di Horizon 2020 con le stesse regole, gli stessi sistemi di valutazione lo stesso rispetto dei tempi in modo che i nostri ricercatori possano essere capaci di competere”. Di qui la necessita’ di un programma Horizon 2020 Italia, ha detto il ministro e di Horizon 2020 per le regioni in base alle competenze territoriali. L’intesa siglata oggi prevede tre linee di azione sulle linee di specializzazione indicate dalla Regione Piemonte. La prima, con 42 milioni, ha l’obiettivo di far assumere una dimensione nazionale alla piattaforma dell’automotive, e prevede lo sviluppo di motorizzazioni a basso impatto ambientale, nuovi materiali e riduzione delle perdite e recupero energetico.

”Si devono creare le condizioni perche’ Torino possa rimanere la capitale dell’automotive”. La seconda, con 28 milioni, riguarda l’aerospazio, con progetti su sistemi di sorveglianza e monitoraggio a scopi civili degli aerei senza pilota, mortoristica ecocomatibile, tecnologie per l’esplorazione spaziale, cattura e rimozione dei detriti orbitanti, veicoli elettrici. La terza, con 30 milioni, infine punta su tecnologie, prodotti e servizi puliti che possono favorire il rinnovamento dell’industria piemontese, dai materiali avanzati, all’applicazione delle tecnologie Ict, alla realizzazione di edifici intelligenti e a minor consumo energetico. Il ministro Profumo ha ricordato che per il programma europeo di ricerca e innovazione in scadenza, i 27 paesi Ue hanno stanziato in totale 50 miliardi di euro, e l’Italia ha contribuito per circa il 14%, vale a dire 7 miliardi, ottenendo pero’ minori finanziamenti per 3,5 miliardi, con una perdita netta di mezzo milione l’anno, che si traduce sia in una perdita economica sia di conoscenza.

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