Cittadini
In Piemonte continuano a lavorare i furbetti degli scontrini: il 32 % è irregolare
Il 32% degli scontrini e delle ricevute verificate dalla Guardia di Finanza in Piemonte nei primi cinque mesi del 2012 è risultato irregolare. Il dato è stato diffuso dalle Fiamme Gialle in occasione dell’anniversario della fondazione del Corpo. Gli interventi sono stati circa 13 mila. I finanzieri piemontesi hanno recuperato quindici i milioni di euro indagando sull’evasione fiscale internazionale. Nella lotta alle frodi commesse nel territorio regionale, fra le tante operazioni messe a segno ne spiccano due: una a Vercelli, dove è stata scoperta una truffa da cento milioni sull’evasione dell’Iva, ’altra sull’asse Torino-Imperia, che ha portato alla luce una frode milionaria commessa da alcune aziende edili.
Le persone denunciate per reati bancari, finanziari, societari e fallimentari sono state 114 con il sequestro di un milione e mezzo di beni e disponibilità finanziarie. La caccia ai «furbetti», ai falsi invalidi e a chi percepisce pensioni o assegni sociali senza averne diritto ha portato al recupero di ottocentomila euro. Le inchieste contro le grandi frodi sui contributi nazionali e comunitari (i fondi che dovrebbero alimentare e rilanciare le attività economiche piemontesi) hanno portato a individuare raggiri per circa sei milioni. Insieme alla procura della Corte dei conti, inoltre, sono stati eseguiti 14 interventi, che hanno consentito di accertare, nel complesso, danni all’Erario per 42 milioni.
Sono stati individuati trecento lavoratori in nero retribuiti irregolarmente; 127 sono gli imprenditori verbalizzati. La Guardia di Finanza si dedica anche al contrasto dello spaccio di droga: in cinque mesi si è arrivati al sequestro di più di quattro quintali di sostanze stupefacenti e alla disarticolazione, con 82 arresti e quasi altrettante denunce, di alcune bande di trafficanti.
Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese