Economia
Presentato il progetto della seconda canna del traforo del Frejus
Il nuovo tunnel autostradale del Frejus non provocherà il passaggio di un solo Tir in più nel traffico. Lo ha assicurato l’amministratore delegato della Sitaf, Gianni Luciani, presentando oggi a Bardonecchia il progetto ai residenti della valle. Per Luciani: ”Il progetto di costruzione della seconda canna del Frejus nasce essenzialmente dalla necessità di adeguare gli standard di sicurezza del Traforo alle nuove prescrizioni richieste dall’Europa . L’investimento previsto e’ di 204,7 milioni di euro, di cui circa 6 per le compensazioni.
Oggi parliamo esclusivamente di tunnel di sicurezza, l’eventuale separazione dei flussi di traffico sarà una decisione dei Governi e non comporterà il passaggio automatico di un solo veicolo pesante in più rispetto ai movimenti attuali, che sono invece in contrazione per effetto della crisi internazionale”.
Secondo Luciani infatti il traffico pesante non segue criteri di sicurezza, ma di costo. Anche per questo il Bianco, più economico di una ventina di euro, in questo momento appare piu’ competitivo rispetto al Frejus che è più largo di quasi due metri.
La separazione dei flussi di traffico ha pero’ sottolineato Luciani, non spetta alla Sitaf ma alla Conferenza InterGovernativa Italia- Francia, la cui prossima convocazione è prevista nel novembre 2012. Nel caso dovesse essere presa la decisione della separazione, ha aggiunto il sindaco di Bardonecchia Roberto Borgis, ”saremo irremovibili sul contingentamento per salvaguardare le esigenze turistiche di Bardonecchia e la sua qualita’ dell’aria”.
Nel corso della presentazione e’ stato poi dichiarato che tutto lo smarino verra’ utilizzato per interventi in valle mentre cominceranno a gennaio gli scavi del tunnel autostradale di sicurezza del Frejus. Entro dicembre infatti dovranno essere completate l’installazione dei cantieri e la proteszione dell’imbocco. Le tappe dell’opera prevedono il completamento dello scavo con la talpa entro il 2015, mentre la galleria sara’ ultimata entro il 2019 data indicata dell’Europa per l’adeguamento.
Nel pomeriggio una decina di attivisti di Legambiente ha manifestato pacificamente all’imbocco del tunnel del Frejus. Hanno protestato contro il cantiere per la nuova canna di sicurezza e il progetto per aprirla al traffico. I manifestanti hanno srotolato uno striscione con lo slogan: “Meno Tir, più sicurezza”.
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