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E’ partita la patente a punti per Piazza Vittorio

Redazione Quotidiano Piemontese

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Il consiglio comunale di Torino ha approvato con 21 voti favorevoli, 13 astenuti, 1 contrario il patto per la sicurezza tra Comune di Torino, Associazione dei commercianti di piazza Vittorio Veneto e associazione degli abitanti della piazza e zone limitrofe. Il patto, siglato dopo numerosi incontri vuole assicurare una migliore vivibilità del territorio, specie nelle ore serali e notturne. Il  patto sancisce gli obblighi che gli esercenti aderenti devono osservare per non recare pregiudizio all’interesse generale della vivibilità del territorio e in particolare dei residenti.

Gli obblighi riguardano: orari di apertura degli esercizi, pulizia dell’area antistante il locale, presenza di un servizio di  assistenza alla clientela per sensibilizzare gli avventori dei locali a non tenere comportamenti pregiudizievoli per il decoro e per la quiete pubblica.

Ad esempio, gli esercizi commerciali si impegnano a non aprire le attività prima delle ore 7.00 del mattino e a chiudere alle ore 2.30 di notte (alle 3.00 il venerdì, il sabato e i prefestivi). si impegnano altresì a non somministrare bottiglie e bicchieri di vetro da asporto, ma solo di plastica. metteranno inoltre due contenitori per rifiuti davanti all’ingresso e almeno due nel dehor, impegnandosi a svuotarli frequentemente.

Nelle serate di giovedì, venerdì, sabato e durante le manifestazioni, ogni locale avrà un addetto all’assistenza alla clientela, sempre presente e identificabile tramite pettorina, che dovrà invitare gli avventori a cessare le attività contrarie alla civile convivenza .

Ogni esercente si impegna inoltre ad assicurare che i locali siano strutturati in modo da evitare che suoni e rumori siano udibili all’esterno tra le ore 23.00 e le ore 8.00 e che i servizi igienici siano pienamente fruibili.  Sarà istituito un tavolo di confronto per monitorare l’andamento del patto e tener conto delle infrazioni commesse oltre che del comportamento generale degli esercenti. al tavolo parteciperanno due rappresentanti dell’assessorato al commercio, due rappresentanti dell’associazione degli esercenti e due rappresentanti dell’associazione dei residenti.

Alla trasgressione degli obblighi assunti con l’adesione al patto seguono sanzioni amministrative pecuniarie graduate, in base al diverso valore degli interessi pubblici lesi, da un minimo variabile tra i 50 e gli 80 euro a un massimo tra i 300 e i 500 euro, in base alle disposizioni dell’articolo 7 bis, comma 1, del testo unico approvato con decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.

A ciascuna sanzione corrisponde inoltre la decurtazione di un punteggio per cui ogni locale parte con una patente a scalare di 20 punti. La perdita totale del punteggio comporta la riduzione dell’orario dell’esercizio. Il patto, di natura sperimentale, sarà in vigore sino al 31 dicembre 2012. Ogni locale esporrà una vetrofania e un cartello per informare la clientela circa l’adesione al patto. Nell’accordo non rientrano i locali dei Murazzi.

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