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Cronaca

Suicida in carcere a Novara il padre che aveva accoltellato il figlio

Redazione Quotidiano Piemontese

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Si è tolto la vita la scorsa notte, nella sua cella nel carcere di Novara, Calogero Costa, l’uomo di 42 anni di Borgo Ticino che lunedì aveva accoltellato il figlioletto di nove anni e poi aveva cercato di uccidersi. Costa si è tolto il cordino dei pantaloni della tuta, se l’è stretto attorno al collo e poi ha legato l’altro capo alla brandina. Si è quindi lasciato cadere per terra. Il figlio, ricoverato in ospedale dopo il ferimento, è ancora in prognosi riservata. Lunedì scorso, i soccorritori sono arrivati nella casa di Borgo Ticino  e hanno trovato Calogero Costa e il piccolo riversi a terra in tantissimo sangue. Per questo c’è chi ha pensato che fossero morti , ma erano entrambi solamente feriti. Il piccolo è stato ricoverato in rianimazione per le ferite causate dalle coltellate inferte. L’uomo ha colpito ripetutamente il figlio, poi ha rivolto il coltello contro di sé. Cercando di togliersi la vita aveva aperto i rubinetti del gas. L’odore di gas ha insospettito un vicino di casa che si è preoccupato e ha dato l’allarme. Quando vigili del fuoco, carabinieri e operatori del  118 sono giunti hanno scoperto che padre e figlio ancora vivi. Calogero Costa è stato trasportato all’ospedale di Borgomanero e poi in carcere, mentre il bambino è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico.

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