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Ambiente

Bambini a “scuola di biologico” all’ospedale di Asti tra carote, yogurt e uova a km zero

Redazione Quotidiano Piemontese

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Per il secondo anno consecutivo, la settimana del biologico fa “tappa” anche all’Asl di Asti. Fino a domenica 20 maggio i pazienti degli ospedali di Asti e Nizza e i dipendenti della mensa aziendale troveranno nel menù giornaliero prodotti trattati senza l’uso di sostanze chimiche di sintesi. Dalle cucine dell’ospedale astigiano Cardinal Massaia usciranno piselli, fagiolini e spinaci biologici, uova, carote, yogurt e la robiola di Roccaverano. Lo svolgimento ad Asti della settimana del biologico, voluta dal Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali e sostenuta dall’Assessorato all’Agricoltura della Regione, non è casuale. L’azienda sanitaria è stata selezionata perché impegnata da tempo, nella ristorazione ospedaliera, a incentivare il consumo di prodotti a chilometro zero o biologici e sono 1700, circa i pasti che escono ogni giorno dalle cucine del Massaia.  Nella Settimana “bio”, lo sforzo è di servire giornalmente i prodotti di riferimento, provenienti dal territorio o dal commercio equo e solidale, segnalandoli con un apposito foglietto collocato nei vassoi serviti ai pazienti o con locandine nella mensa aziendale. Nel frattempo, l’ospedale cittadino ha accolto un’iniziativa di informazione sui prodotti biologici rivolta alle scuole e agli utenti. Un centinaio di studenti ha assistito alla performance delle attrici della fondazione teatro ragazzi e giovani di Torino. La drammatizzazione ha coinvolto i piccoli di alcune materne di Asti (Regina Margherita, Borgo Tanaro, Il Grillo parlante) e di quella di Settime, gli alunni dell’elementare di Baldichieri e gli studenti dell’istituto Agrario Penna. Per tutti loro, al termine della rappresentazione, una mela e uno yogurt bio mentre per gli utenti il succo d’uva prodotto da un’azienda astigiana.

Intanto ad inizio giugno è già stato fissato un altro appuntamento, gli operatori dell’Asl astigiana proporranno ai ragazzi della scuola Penna una singolare analisi sensoriale per confrontare i prodotti biologici e quelli provenienti dall’agricoltura tradizionale.

 

Nella foto: bambini al Massaia durante lo spettacolo di animazione

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