Cronaca
Inizia il processo a Beppe Grillo e 21 NoTav per l’occupazione della Baita Clarea
Beppe Grillo si è presentato in tribunale a Torino insieme con altri 21 imputati, tra cui il leader No Tav Alberto Perino. Tutti devono rispondere di violazione di sigilli e abuso edilizio a diverso titolo per l’occupazione della Baita Clarea, a Chiomonte, il 5 dicembre 2010 dopo il sequestro della Procura. Secondo Grillo: ” I NoTav sono tutte persone per bene, io ci sono stato in mezzo: difendono un territorio, una baitina. Il senso della giustizia io non lo capisco più. Abbiamo 150mila avvocati, ogni anno aumentano del 15%, Roma ha tanti avvocati come tutta la Francia. Più avvocati abbiamo più cause avremo. Allora per applicare la legge basta fare come negli Stati Uniti: su un computer metti reati, attenuanti, aggravanti, poi clicchi e viene fuori la sentenza. Se uno si aggrappa a un poliziotto, in un contesto, e gli dai delle aggravanti di lesione o rissa, vuol dire che applichi la legge ai massimi con gli inermi. A Viareggio sono morte bruciate decine di persone e dopo 3 anni non c’è ancora il processo. Vuol dire che c’è qualcosa alla base del sistema che sta crollando. C’è qualcosa che non va: il sistema si è propagato insieme all’economia, alla giustizia, alla politica e sta crollando. Non è possibile che io abbia 20 cause per diffamazione. Se mi chiedi un milione di euro, benissimo: metti un milione di euro di caparra e se perdi la causa mi dai il milione. Bastava un giudice di pace, almeno per la maggior parte delle persone, e si poteva risolvere in mezza giornata”.
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