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Cronaca

Le morti nei cantieri non possono essere chiamate fatalità

Redazione Quotidiano Piemontese

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Monica Cerutti su Nuova Società analizza le troppe morti bianche in Piemonte

Il secondo infortunio mortale che avviene al cantiere del Gerbido per la costruzione del nuovo inceneritore in un mese. Gli altri due colleghi non sarebbero in pericolo di vita. Martedì commentando l’incidente alla Lafumet abbiamo ricordato che il Piemonte sull’intero territorio nazionale è la seconda regione per numero di decessi, dietro solo alla Lombardia.
Le morti bianche nella sola Regione Piemonte l’anno scorso sono state 52, una a settimana. Nella sola provincia di Torino sono state 19, il 36.53% del totale regionale. Il problema però è regionale: a Cuneo si sono contate 10 morti bianche, ad Alessandria 6, a Vercelli 5, a Novara e nel Verbano Cusio Ossola 4, a Biella 3 e ad Asti 1. In attesa che vengano chiarite le cause dell’incidente, possiamo affermare che due incidenti mortali a distanza di un mese nello stesso cantiere possono essere difficilmente ascrivibili alla categoria della fatalità. Tanto più che il committente di questi lavori è un soggetto pubblico, che a questo punto deve assumere dei provvedimenti.

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