Piemonte
I No Tav rispondono al governo Monti: “I vostri 14 sì sono superficiali e inesatti”
“Affrettati, superficiali, parziali e qua e là inesatti”. La linea dei No Tav è chiara: ribattere punto su punto ai 14 sì del governo Monti all’Alta Velocità in Val di Susa (resi noti l’8 marzo). In un articolo pubblicato oggi su Il Fatto Quotidiano il climatologo Luca Mercalli ha risposto dettagliatamente (o quasi) al documento dell’esecutivo:
Il riferimento alla riduzione delle emissioni di gas serra e ai benefici ambientali dell’opera non è credibile, in quanto la letteratura scientifica internazionale attribuisce a opere simili pessime prestazioni energetiche e qui si afferma il contrario senza fornire un’Analisi del Ciclo di Vita(LCA) o un semplice bilancio di carbonio verificabile, invocati da anni.
[…] Si dichiara una riduzione dei tempi di percorrenza tra Torino e Chambéry pari a 79 minuti, solo grazie al nuovo tunnel di base, rimanendo invariati i raccordi. Ma tale risultato è irraggiungibile senza la realizzazione dell’intera tratta, in quanto implicherebbe velocità prossime ai 500 km/h in tunnel a fronte di una velocità di progetto di 220 km/h.
[…] Al punto 11 si arriva addirittura ad affermare che “il progetto non genera danni ambientali diretti ed indiretti” il che è ovviamente impossibile, un’opera di questo genere presenta inevitabilmente enormi criticità ambientali e sanitarie, evidenziate perfino nelle relazioni progettuali Ltf, che si può tentare di mitigare e compensare, ma non certo eliminare.
[…] I posti di lavoro promessi, oltre che sovrastimati, riguarderebbero principalmente gli scavi in galleria, dunque notoriamente temporanei, insalubri e di modesta qualificazione professionale, in genere coperti da emigrati da paesi in via di sviluppo. Le prestazioni della linea esistente vengono minimizzate sulla base della vetustà e non delle sue effettive capacità. Nel 2010 infatti la linea attuale è stata utilizzata a meno del 12% delle sue potenzialità.
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